Città del Vaticano , 11 July, 2019 / 12:00 AM
Sono iniziate stamane alle 8.15 - come annunciato giorni fa - al Campo Santo Teutonico le operazioni di apertura di due tombe relative all'inchiesta sulla scomparsa della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, scomparsa nel nulla 36 anni fa.
"All’acquisizione dei reperti - ha spiegato il Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti - provvede il Professor Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff, alla presenza di un perito di fiducia nominato dal legale della Famiglia Orlandi". Presenti anche il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Gian Piero Milano e il Comandante del Corpo della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani.
Gisotti ha poi voluto precisare che "le operazioni riguardano la Tomba dell’Angelo della Principessa Sophie von Hohenlohe e la tomba attigua della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Sebbene la tomba indicata dal legale della Famiglia Orlandi sia, infatti, quella con l’Angelo che tiene tra le mani un libro aperto con la scritta Requiescat in pace, il Promotore di Giustizia - trattandosi di due tombe vicine ed entrambe con una edicola similare - al fine di evitare possibili fraintendimenti su quale potesse essere la tomba indicata, ha disposto l’apertura di entrambe".
Le operazioni si sono concluse alle ore 11.15 e le ricerche - ha aggiunto Gisotti in un secondo comunicato - "hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie. L’accurata ispezione sulla tomba della Principessa Sophie von Hohenlohe ha riportato alla luce un ampio vano sotterraneo di circa 4 metri per 3,70, completamente vuoto. Successivamente si sono svolte le operazioni di apertura della seconda tomba-sarcofago, quella della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Al suo interno non sono stati rinvenuti resti umani. I familiari delle due Principesse sono stati informati dell’esito delle ricerche".
"Al termine delle operazioni - concluda la nota di Gisotti - teniamo a ribadire che la Santa Sede ha sempre mostrato attenzione e vicinanza alla sofferenza della Famiglia Orlandi e in particolare alla mamma di Emanuela. Attenzione dimostrata anche in questa occasione nell’accogliere la richiesta specifica della famiglia di fare verifiche nel Campo Santo Teutonico".
Articolo aggiornato alle ore 13.05 del 11 luglio 2019
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