Parigi, 26 June, 2019 / 11:00 AM
Si sono salvate miracolosamente le reliquie, la croce d’oro, persino la statua della Pietà. Ma l’incendio che ha distrutto parte della cattedrale di Notre Dame a Parigi lo scorso 15 aprile non ha risparmiato l’orologio della cattedrale, un pezzo storico costruito nel 1867 da Armand François Collin. A mesi dall’incendio, però, un orologio gemello, dello stesso anno e dello stesso orologiaio, è stato rinvenuto nella chiesa della Santissima Trinità di Parigi, a 4 chilometri dalla storica cattedrale.
Subito, la scoperta è stata definita come “quasi miracolosa”. L’orologio è stato trovato in uno scantinato della chiesa, nel mezzo di una accozzaglia di statue e di angeli dimenticati, sculture abbandonate e vecchi mobili. L’orologio era appena visibile, appoggiato ad una parete, ed è stato trovato casualmente da Jean-Baptiste Viot, un orologiaio che lo scorso maggio era andato a inventariare gli oggetti nello scantinato per conto di esperti in oggetti di arte.
La vista dell’orologio gli ha subito fatto ricordare l’orologio di Notre Dame, in particolare a causa del meccanismo lungo due metri. “È incredibile! È lo stesso! Lo stesso!”, ha escalamto Viot, emozionato dalla scoperta. E ad emozione si è aggiunta emozione quando ha lucidato l’iscrizione sull’orologio e vi ha trovato inciso: “Anno 1867. Costruito da Collin”. L’orologio era stato dunque costruito lo stesso anno e dallo stesso autore dell’orologio di Notre Dame.
Non è un gemello esatto, ma basterà a ricostruire l’orologio di Notre Dame così come era, perché non ci sono immagini digitali di tutti i piani dell’orologio e si pensava solo di dover estrapolare dalle immagini. “È una grande opportunità – ha detto Viot – è come se trovassimo un’altra edizione di un libro che è stato bruciato”.
Sono più di cinquanta anni che le lancette dell’orologio della Santissima Trinità non girano, ma basterà ricaricarlo per rifarlo partire. Di certo, l’orologio non è una copia identità. Il modello è lo stesso, ma ci sono alcune differenze. Non si possono scambiare gli orologi. Ma sarebbe da costruire una replica reale, nella posizione dove era l’orologio, sotto i tetti.
Perché questa ricostruzione sia possibile, è necessario che la ricostruzione sia inclusa nel progetto generale di ristrutturazione dell’edificio. Non si sa quanto peserà il parere della Chiesa in questa ricostruzione. Nella prima messa celebrata nella cattedrale, lo scorso 15 giugno, l’arcivescovo di Parigi Michel Aupetit ci ha tenuto a rimarcare la natura sacra del luogo, un modo per respingere ogni ingerenza statale.
Fatto sta che l’inclusione dell’orologio sarebbe fondamentale. In Francia, praticamente tutte le cattedrali hanno un orologio, che scocca il tempo a dare un senso di eternità. E la costruzione dell’orologio non dovrebbe pesare moltissimo su un budget di 850 milioni stanziati per la ricostruzione.
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