Amiens, 13 May, 2019 / 6:00 PM
Entrando nella chiesa di Santa Maria delle Fornaci, a Roma, sull'altare centrale sulla destra di chi guarda c'è la statua di un santo religioso che contempla il tabernacolo.
Il suo nome è Felice di Valois. E' ieratico, assorto si comprende da subito, che l'artista nel fare l'opera ha voluto trasmettere i dati caratteristici di questo testimone del Cristo:la preghiera e la contemplazione. E difatti, così visse.
Un grande santo ed uno dei primi seguaci di San Giovanni de Matha. Con questo fondò l'Ordine della Santissima Trinità e ne consolidò l'opera.
Nato nel 1127 a Valois, da una nobile stirpe, fin da piccolo si mostrò, sensibile alle necessità dei bisognosi, che incontrava sul suo cammino.
Nelle Fonti storiche, raccolte sulla sua vita, si narra che si privava del pane e della frutta per darla ai poveri. Il suo stato sociale e la sua agiatezze fecero in modo che potesse esser molto generoso con coloro che gli tendevano la mano. Visse povero ed alieno dal mio, in quanto aveva appreso dal Cristo, quell'arte che spogliando se stessi arricchisce.
Giovanissimo studiò presso i padri Cistercensi e compiuti gli studi si dedicò ad una vita di preghiera e contemplazione. L'ideale monastico e l'amore al raccoglimento illuminavano il suo cammino religioso, ma seppur uomo di contemplazione seppe fare della sua vita una missione, in favore degli ultimi della sua epoca: gli schiavi.
Amico di San Giovanni de Matha, dietro divina ispirazione, fondarono l'Ordine Trinitario. Dopo un breve periodo di tempo ne scrissero la Regola per ottenere l'approvazione da parte di papa Innocenzo III. Era il l 1198.
Scopo della nascente famiglia religiosa, era la redenzione degli schiavi, nelle terre del Nord Africa. In cambiò dei prigionieri offrivano prima il denaro e se questo non era sufficiente a salvare le vite la loro stessa esistenza. L'istituzione, nata sulla scorta dei grandi ordini cavallereschi legati alla terra santa, aveva all'inizio della propria opera una formazione spiccatamente laicale.
San Giovanni de Matha nel fondarlo guardò alle reali necessità del suo tempo e ad un grande problema offri una degna risposta. Sacrificio, preghiera ed audacia brillavano nel cuore di ogni trinitario, di questi primi tempi della loro fondazione.
Non c'è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. E questo Giovanni de Matha, Felice di Valois ed i primi trinitari lo mettevano in pratica, con il coraggio di chi sa guardare al vangelo come fondamenta e non abitudine.
Con tali voti morì il 4 novembre 1212 a Cerfoid, prima sede trinitaria, confortato dal dolce sguardo della Vergine Maria, che gli indicò la data di quell'incontro, che dà senso ad un intera esistenza. Fu canonizzato nel 1694.
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