Città del Vaticano , sabato, 17. ottobre, 2015 18:30 (ACI Stampa).
Giornata più “tranquilla” per i padri sinodali. I lavori non sono sospesi, nel pomeriggio si incontrano ancora per i Circoli Minori, e discutono della terza parte. Ma è un sabato assolato, molti di loro approfittano per fare degli incontri privati, altri arrivano in Aula Paolo VI un po’ in ritardo.
È un clima più rilassato, che prepara alla prossima settimana, quella più intensa di lavori: si i circoli minori devono consegnare i rapporti sulla terza parte dell'Instrumentum Laboris, e poi la Commissione per l’elaborazione della relatio finalis si riunirà e metterà insieme un testo che sarà sottoposto a votazione e poi al Papa. Cosa deciderà il Papa, è ancora tutto da vedere.
In mattinata, tutti i padri sinodali hanno partecipato in Aula Paolo VI per la celebrazione dei 50 anni del Sinodo dei vescovi. La commemorazione si è protratta per tutta la mattina. Intervellata dalle esibizioni del piccolo coro dell’Antoniano, e conclusa da un discorso di Papa Francesco, la commemorazione era formata da una introduzione del Cardinal Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, e cinque relazioni continentali, più una relazione commemorativa, che è stata affidata al Cardinal Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna.
Hanno parlato: il Cardinal Vincent Nichols per l’Europa; il vescovo Mathieu Madega Lebouakehan per l’Africa; il patriarca Louis Raphael Sako I per l’Asia; il Cardinal Ricardo Ezzati Andrello per l’America Latina; e il Cardinal Soane Patita Paini Mafi.
In ogni relazione, un po’ delle sfide di oggi. Purtroppo, non tutti i padri sinodali hanno potuto seguire i temi fino in fondo, dato che la maggioranza delle relazioni era pronunciata in lingua italiana, senza traduzioni, e non tutti conoscono l’italiano. Il problema della lingua è stato posto anche per le discussioni generali del Sinodo, con una particolare attenzione la discussione finale: diversi padri sinodali capiranno il testo che stanno per votare solo dalle traduzioni simultanee.