Philadelphia , lunedì, 28. settembre, 2015 14:30 (ACI Stampa).
Due discorsi pronunciati in inglese, con la possibilità di scuotere le coscienze. Ma anche due discorsi che si sono prestati a una certa strumentalizzazione, specialmente da parte del mondo cosiddetto liberale. Parlando di fronte al Congresso – la prima volta di un Papa – e poi alle Nazioni Unite, Papa Francesco ha mostrato il suo equilibrio diplomatico, spesso non menzionando le situazione per nome, ma cercando di mettere a punto tutti i temi, dalla difesa della vita alla non proliferazione nucleare, dalla protezione della famiglia all’accoglienza degli immigrati, fino al tema della tratta di esseri umani. Discorsi ampi, che hanno generato varie reazioni, specialmente nel mondo cattolico USA.
Il rappresentante Christ Smith ha sottolineato con ACI Stampa come “il discorso del Papa al Congresso ci invita al servizio non egoistico, l’amore, la riconciliazione e il dialogo,” e mette in luce come il Papa abbia ben spiegato come la Regola d’Oro ci imponga “a difendere la vita umana ad ogni stadio dello sviluppo,” e che questo significa “difendere i più deboli e più vulnerabili, come i bambini non nati.”
Ci tiene, Christ Smith, a far notare che il Papa ha affermato che la stessa famiglia è “sotto minaccia, forse mai come prima,” e che ha parlato del rischio della libertà religiosa, stabilendo che è “importante che la voce della fede continui ad essere sentita.”
Parole che testimoniano la necessità, per il mondo cattolico nel Congresso (sono il 29 per cento dei rappresentanti) di mettere in luce dal discorso i temi che più stanno loro a cuore, quelli sui quali più si giocano la loro credibilità.
In fondo la volontà di avere un Papa al Congresso, portata avanti con determinazione dallo speaker (cattolico) John Boehner, era anche quella di trovare un nuovo sostegno sui temi della libertà religiosa, della vita e della famiglia. Perché l’ObamaCare continua a violare la libertà religiosa delle istituzioni cattoliche, concedendo solo un compromesso sull’uso dei contraccettivi. Perché la famiglia è sempre più messa sotto attacco, e ci sono notizie di una volontà dell’amministrazione Obama di forzare alcune leggi per venire incontro alle richieste delle lobby LGBT. E perché il Congresso sembra non avere più coscienza nei casi di aborto: non solo non impedisce l’aborto per smembramento, ma blocca anche il progetto di legge di definanziare Planned Parenthood, la potente “fabbrica degli aborti” colta in flagrante di traffico di feti.