Città del Vaticano , 09 October, 2018 / 10:45 AM
“Due sorelle che, con il loro modo di agire, ci insegnano come deve andare avanti la vita del cristiano". Papa Francesco ne ha parlato nell'omelia della Messa a Casa Santa Marta questa mattina.
E per farlo come riporta vaticannews.va, bisogna essere innamorati di Gesù.
“Marta è una di quelle donne "forti", capace anche di rimproverare il Signore per non essere stato presente alla morte del fratello Lazzaro. Sa "farsi avanti", è coraggiosa dunque, osserva, ma priva di "contemplazione", incapace di "perdere il tempo guardando il Signore” e diventano cultori di quella religione che è l’indaffaratismo: “ma fermati, guarda il Signore, prendi il Vangelo, ascolta la Parola del Signore, apri il tuo cuore”.
Spiega il Papa : “a Marta mancava quello. Coraggiosa, sempre andava avanti, portava le cose in mano, ma le mancava la pace: perdere il tempo guardando il Signore”.
Maria "guardava il Signore perché il Signore toccava il cuore e da lì, dall’ispirazione del Signore, è da dove viene il lavoro che si deve svolgere dopo". Preghiera e lavoro insieme come nella regola di san Benedetto. Allora domanda il Papa noi da che parte stiamo ? La domanda è “Sono innamorato del Signore? Sono sicuro, sono sicura che Lui mi ha scelto, mi ha scelta? O vivo il mio cristianesimo così, facendo delle cose … sì, faccio questo, faccio, faccio ma guarda, il cuore? Contempla?”.
Il Papa conclude con un piccolo esame di coscienza. Contemplazione e servizio: questa è la strada nostra della vita. Ognuno di noi pensi: quanto tempo al giorno do a contemplare il mistero di Gesù? E poi: come lavoro? Lavoro tanto che sembra un’alienazione, o lavoro coerente alla mia fede, lavoro come un servizio che viene dal Vangelo? Ci darà bene pensare questo.
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