Città del Vaticano , 06 October, 2018 / 6:00 PM
La fine delle discussioni generali del Sinodo è caratterizzata da una intervista improvvisata a Papa Francesco di uno dei padri sinodali, il vescovo Emmanuel Gobilliard, ausiliare di Lione.
Impegnato nella pastorale e nella comunicazione, autore con il giornalista Arthur Herlin e la sessuologa Therese Hargot del libro “Aime et ce que tu veux, fais-le!” (Ama, e ciò che vuoi fallo) dedicato proprio ai giovani e al rapporto che hanno con la sessualità, il vescovo Gobilliard ha chiesto al Papa, durante una delle pause dei lavori, di dare ai giovani della diocesi di Lione una parola di conforto e di speranza.
Papa Francesco non si è fatto pregare. Ha sottolineato – il video è sulla pagina Facebook del vescovo - che i giovani sono “i protagonisti della speranza”, dato che “il futuro e il presente è nelle vostre mani”, e invitato i giovani a “non avere paura”, a prendere “la responsabilità nelle mani”.
“Siate coraggiosi, portate avanti i vostri sogni”, ha esortato il Papa, consigliando poi ai giovani di “parlare con i vecchi, perché loro sono le radici” e da loro si può prendere “la vita vissuta che non c’è più” e che i giovani sono chiamati a portare avanti per farla fiorire portare frutto”.
La “speranza, il conforto e la sfida”, ha concluso Papa Francesco, stanno proprio nell’andare avanti “senza paura, con coraggio, con l’appartenenza alla storia del vostro popolo, che sono le radici”, ma consapevoli, che “il popolo a bisogno di andare avanti e questo è nelle vostre mani”.
Le parole di Papa Francesco rappresentano in qualche modo la conclusione della discussione generale, mentre i vescovi si dividono in circoli minori per la discussione particolare.
I circoli minori sono 14, e la prima e la seconda sessione dei circoli minori si sono tenute il pomeriggio di venerdì 5 ottobre e la mattina di sabato sei, con l’elezione dei relatori e dei moderatori per gruppi linguistici.
Ci sono tre circoli minori di lingua francese, moderati dagli arcivescovi David Macaire, di St. Pierre et Fort-de-France in Martinica; il vescovo Bertrand Lacombe, ausiliare di Bordeaux; il cardinale Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui (Sudafrica).
Quattro circoli sono per la lingua inglese: il primo è guidato dal Cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di; il secondo è moderato dal Cardinale Blaise Cupich, arcivescovo di Chicago; quindi, un altro circolo di lingua inglese ha come moderatore il Cardinale Joseph Coutts di Karachi, e il quarto è moderato dal Cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston negli Stati Uniti.
Tre i circoli di lingua italiana, guidati dai Cardinali De Donatis, Filoni e Ravasi, e due i circoli di lingua spagnola, i cui moderatori sono il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, e il Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede.
C’è quindi un circolo di lingua tedesca, guidato dal vescovo di Münster Felix Genn, e uno di lingua portoghese, il cui moderatore è il Cardinale Joao Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
Tra i relatori dei circoli, da segnalare la scelta dall’arcivescovo Eamon Martin di Armagh, primate di Irlanda, e di Thomas Dowd, vescovo ausiliare di Montreal (Canada) con un forte talento per la comunicazione, ma anche quelle del Cardinale José Luis Lacunza Maestrojuan, vescovo di Panama e prossimo “ospite” della Giornata Mondiale della gioventù, chiamato a relazionare uno dei circoli di lingua spagnola.
Finora, sono intervenuti ai lavori del Sinodo 66 padri sinodali, 9 tra uditrici e uditori e l’invitato speciale, che è Padre Alois, priore della Comunità ecumenica di Taizé. Ci sono stati anche 24 interventi liberi, di cui uno di Papa Francesco, che ha avuto luogo il pomeriggio di giovedì 4, alla terza congregazione generale.
Il Cardinale Giuseppe Versaldi, oggi al briefing quotidiano del Sinodo anche per presentare l’incontro dei giovani con il Papa di questo pomeriggio, ha anche riferito che nel suo circolo minore “un padre africano ha detto che la Chiesa in Italia fa bene a dedicare il meglio delle sue forze all’accoglienza dei giovani che vengono da altri Paesi, ma anche la Chiesa africana fa bene ad impegnarsi per i suoi giovani che sono là, per impedire che vengano sfruttati”, perché in Africa “ci sono persone che vogliono spingere i giovani ad emigrare, perché così in Africa non ci saranno più africani e verranno altri Paesi a colonizzarci”.
Il Cardinale Versaldi ha poi annunciato che ci sarà un incontro tra vescovi africani e italiani, comunicato nel circolo dal Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, perché “ci sia una azione comune” evitando che “si inseriscano forze che ritornano a sfruttare l’Africa”.
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