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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco a Ginevra, i dettagli del suo “pellegrinaggio ecumenico”

L'Istituto Ecumenico di Bossey, dove Papa Francesco si fermerà a pranzo il prossimo 21 giugno

Un “pellegrinaggio ecumenico”, tutto concentrato sulla visita al Consiglio Ecumenico delle Chiese: Papa Francesco ha voluto caratterizzare così il viaggio a Ginevra, e per questo non ci sono incontri nelle grandi organizzazioni internazionali, che pure sono presenti a Ginevra, e a cui pure la Santa Sede partecipa attivamente.

Quello del 21 giugno, in occasione del Direttivo del Consiglio Ecumenico delle Chiese che celebra i suoi 70 anni di vita, è un viaggio di un solo giorno, che include una riflessione, un discorso e una omelia, e una visita all’Istituto Ecumenico di Bossey.

È il 23esimo viaggio internazionale di Papa Francesco, che in cinque anni di Pontificato ha visitato 35 Paesi fuori dall’Italia. Ed è una prima volta per Papa Francesco, che una volta sola nella sua vita è passato dalla Svizzera, ma senza fermarsi, in un viaggio in macchina da Francoforte a Torino nel 1986.

Papa Francesco è il terzo Papa che visita Ginevra. Paolo VI vi andò nel 1969 per i 50 anni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, cui la Santa Sede partecipa sin dalle origini e che dal 1926 ha un consulente per gli affari religiosi che è sempre un prete cattolico e sempre un gesuita – l’attuale è padre Pierre Martinot Lagarde.

Giovanni Paolo II fu a Ginevra nel 1982, vi passò nel 1984 nell’ambito di un più vasto viaggio in tutta la Svizzera, nel 1985 in un viaggio più breve che incluse anche il Lichtenstein. Nel 2004, invece, Giovanni Paolo II fu a Berna, in quello che si può considerare l’ultimo viaggio del suo pontificato, perché l’ultimo in assoluto, quello a Lourdes sempre nel 2004, era piuttosto un pellegrinaggio.

All’arrivo, il Papa sarà accolto da due ex Guardie Svizzere in divisa (la possono portare in territorio svizzero), mentre in volo con il Papa ci sarà, come parte del seguito, il comandante della Guardia Svizzera Graf.

All’arrivo, il Papa sarà accolto dal presidente della Federazione Elvetica Alain Berset, mentre in un’altra sala dell’aeroporto ci sarà un incontro tra il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, insieme all’arcivescovo Thomas Gullickson, nunzio in Svizzera, e all’arcivescovo Ivan Jurkovic, Osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite.

Dopo la preghiera ecumenica, dove ci sarà solo il discorso del pontefice, Papa Francesco si sposterà in pulmino insieme al Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e ad Olav Fyske-Tveit, segretario del Consiglio Ecumenico per la Chiese. Si recheranno all’Istituto Ecumenico di Bossey , dove il Papa pranzerà

Dopo pranzo, scambio di doni nel giardino e una breve visita nella cappella dove sono presenti circa 30 studenti. È la prima volta che il decano è un sacerdote cattolico, padre Lawrence Iwuamadi, dell’arcidiocesi di Owerri (Nigeria) e che insegna Ermeneutica Biblica Ecumenica, una cattedra supportata dal Pontificio Consiglio per la Promozione per l’Unità dei Cristiani.

Il Papa tornerà quindi al Consiglio Ecumenico delle Chiese, dove viene accolto dal metropolita Gennadios e dal vescovo della chiesa metodista Marie Ann Swenson.

Quindi, la Messa per la comunità cattolica nel Palaexpo di Ginevra, prima di ritornare a Roma.

 

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