Dublino, 22 May, 2018 / 5:00 PM
L’Irlanda si prepara a ricevere le famiglie di tutto il mondo e il Papa con un appuntamento difficile il 25 maggio, il referendum sull’aborto.
Il Primate della Chiesa cattolica in Irlanda, monsignor Martin in una lettera si appella alla responsabilità di tutti i cittadini irlandesi, perché "essere contro l’abortonon è semplicemente una “cosa cattolica””e la dignità di ogni vita umana, “è un valore per l’intera società, per le persone di tutte le fedi e per i non credenti”.
3,2 milioni di irlandesi dovranno esprimersi sull’abolizione dell’ottavo emendamento dell’articolo 40 della Costituzione irlandese, che riconosce uguale diritto alla vita alla madre e al bambino non ancora nato.
Ma intanto la Chiesa si rallegra per la concessione della indulgenza plenaria ai fedeli che parteciperanno a Dublino all’incontro delle famiglie.
Il decreto è stato emanato lunedì 21 maggio dalla Penitenzieria apostolica, e spiega che l’indulgenza plenaria viene concessa alle solite condizioni confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Pontefice a quanti parteciperanno a qualche funzione dell’incontro o alla sua solenne conclusione per la quale è stata annunciata la partecipazione del Papa.
Secondo il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, sono circa ventiduemila le persone registrate all’incontro da 103 nazioni. Ma l’indulgenza plenaria viene concessa anche a quanti pur non potendo recarsi a Dublino, “uniti spiritualmente" ai partecipanti “reciteranno in famiglia il Padrenostro, il Credo e altre devote orazioni per invocare dalla divina misericordia, le finalità sopra indicate, particolarmente quando le parole del Pontefice verranno trasmesse per televisione e per radio”. Infine, è prevista anche l’indulgenza parziale ai fedeli “ogni qualvolta, con cuore contrito, nel tempo indicato pregheranno per il bene delle famiglie”.
E intanto anche i dettagli della breve visita del Papa si fanno più chiari. Papa Francesco si recherà presso il Capuchin Day Centre di Dublino, luogo di assistenza per senza fissa dimora e indigenti che esiste dal 1969. La notizia viene dal fondatore del centro, il frate cappuccino Kevin Crowley.
Frate Crowley, 82 anni, si è detto molto grato all'arcivescovo Diarmuid Martin per aver organizzato questa visita. “È meraviglioso - ha dichiarato alla stampa locale- che Francesco dedichi così tanta attenzione ed energie alle persone che la società tende ad escludere. La sua preoccupazione e i suoi sforzi per dare dignità a questi nostri fratelli sono ammirevoli”.
Il Capuchin Day Centre di Dublino fornisce ogni giorno circa 1000 pasti caldi e ogni mercoledì mattina. distribuisce a chi ne ha bisogno tra i 1.400 e i 2000 pacchi alimentari. Assistenza sanitaria e sportello legale sono altri servizi offerti dal centro gestito dall'ordine dei frati minori, che possono contare sul prezioso aiuto di una forte squadra composta di volontari e assistenti sociali.
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