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Gli Araldi del Vangelo spiegano cos'è una missione mariana

Il mese di Maggio è per eccellenza il tempo dedicato a Maria. Gli Araldi del Vangelo compiono in questo periodo le cosiddette “missioni mariane”. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Pablo Werner, Promotore delle Missioni Mariane degli Araldi del Vangelo.

E' il mese di Maggio, mese dedicato a Maria. Come vivete voi Araldi del Vangelo questo momento speciale?

Per gli Araldi del Vangelo il mese di maggio è un momento privilegiato per glorificare la Regina degli Angeli che viene venerata nella pietà popolare proprio nel corso di questo mese in tutta la vastità della Santa Chiesa. Infatti, così come questo tempo di primavera è il momento propizio in cui la natura rinasce, i fiori sbocciano e nell’aria si diffondono i profumi casti e genuini di una vegetazione rinnovata, così anche la vita spirituale può rinnovarsi. La freschezza naturale che a Maggio ci avvolge ci ricorda che sotto lo sguardo di Maria tutto riprende vita, nascono bei frutti, frutti abbondanti destinati a rimanere, come ci ricorda il Vangelo di San Giovanni (Gv 15, 8). È proprio il tempo favorevole per annunciare le glorie di Maria: “Tutte le generazioni mi chiameranno Beata!”, per cui, al raccoglimento tipico del periodo invernale, segue un nuovo impeto missionario che spinge a portare la luce della Vergine a tutta la gente che vuole avvicinarsi al Signore Gesù per mezzo di sua Madre.Gli Araldi del Vangelo, dunque, vivono con una particolare gioia il mese di Maggio proprio perché fornisce l’occasione di diffondere in tanti ambienti, parrocchie e famiglie la devozione alla loro Signora, Regina e Madre, la Vergine Maria.

Cos’è esattamente una missione mariana?

La missione mariana si svolge solitamente nelle parrocchie. Si tratta, pertanto, di un’occasione di comunione ecclesiale in cui gli Araldi del Vangelo si mettono a disposizione dei parroci e della gente per evangelizzare e portare il sollievo di Maria ai suoi cari figli ovunque disseminati. La statua della Madonna del Cuore Immacolato è esposta alla venerazione dei fedeli durante il suo soggiorno in ogni località. In molte occasioni visita anche i malati nel loro letto di dolore, i bambini nelle scuole, gli anziani e le famiglie, benedicendo i focolari e portando ovunque l’incentivo materno alla preghiera del Santo Rosario e all’imitazione del suo Divin Figlio, come a Cana: “Fate quello che Lui vi dirà” (Gv 2,5). Durante i giorni della missione viene presentato un ciclo di catechesi basato sulle apparizioni di Fatima e su altri argomenti relativi alla nostra fede, e si realizzano processioni e fiaccolate, recite del Rosario, meditazioni e adorazioni eucaristiche. Queste ultime hanno un posto privilegiato giacché i pastorelli di Fatima, prima ancora di vedere la Madre di Dio, ricevettero la comunione dalle mani di un angelo che li istruì sul modo di adorare Gesù-ostia. Durante la missione il sacerdote Araldo è sempre a disposizione per le confessioni, se i parroci glielo richiedono, e a volte rimane più di dodici ore al giorno ad ascoltare, consigliare e perdonare nel nome di Cristo.

Padre Pablo, chi può partecipare alle missioni mariane? 

Alle varie attività partecipa tutta la comunità locale. L’amicizia in Gesù e Maria che nasce tra i missionari degli Araldi e la comunità che li riceve è uno dei frutti più belli della missione: si tratta di una fratellanza autentica e duratura, basata sulla fede e sull’affetto per Maria. I missionari ogni volta non cessano di stupirsi dell’accoglienza ricevuta ad opera del parroco e della gente, perché vengono trattati con una bontà immensa, come veri Araldi del Vangelo, insomma. D’altra parte, sentendo le testimonianze delle persone, si può, per così dire, toccare con mano l’azione della grazia di Dio per mezzo della Mediatrice di tutte le grazie. Conversioni, guarigioni, infervoramento, riconciliazione e altri doni celesti sono riversati su tutti quelli che Le si avvicinano con una fede almeno della misura di un granello di senape. È veramente meraviglioso essere testimoni dell’azione di Gesù che opera grandi cose nel più intimo dei cuori per il bene delle persone e delle comunità attraverso Maria.

Cosa può fare un semplice fedele per portare in tutto il mondo il messaggio d’amore e di dolcezza di Maria ? Può essere lui un missionario di Maria?

Anzitutto, imitare Maria che a Fatima chiese di far diffondere la devozione al Suo Cuore Immacolato. Il nostro Fondatore, Mons. Joao Scognamiglio Cla Dias, ci ha insegnato cosa significhi tale devozione. La parola Cuore appare al primo posto. Che cosa significa? Certamente si riferisce all’amore di Madre, un amore tale da acconsentire generosamente alla passione del Figlio Divino per la salvezza dei figli peccatori. Quale amore potrebbe essere superiore a questo? Solo il Cuore di Gesù è al di sopra del Cuore di Maria nell’amare gli uomini fino a estremi di liberalità e di sofferenza incalcolabili. Ma Cuore rinchiude anche un altro significato molto forte: niente potrebbe commuovere di più un figlio che sentire il palpito del cuore di sua madre. Ed Ella, mettendo il proprio cuore davanti ai nostri occhi, vuole attirare il nostro affetto. Noi, però, tante volte siamo ingrati, guardiamo e passiamo oltre senza fare caso. Ed è questo il senso della corona di spine che circonda il cuore di Maria: è l’indifferenza, la durezza dei cuori dell’uomo e della donna contemporanei. Pertanto, il primo modo di portare il messaggio della Vergine è aprire i nostri cuori e ricevere Gesù e Maria rispettivamente quali Re e Regina delle nostre vite. Non solo amarli nei momenti in cui abbisogniamo di una determinata grazia, ma metterli al centro della nostra esistenza. Altro aspetto importante da considerare è il fatto che la Vergine abbia voluto presentare il suo Cuore come Immacolato. Immacolato certamente perché la Madonna è stata l’unica creatura così privilegiata da essere concepita senza peccato originale e da essere piena di grazia in grado inferiore solo a Gesù. Ma Immacolato anche perché Lei è completamente pura. E in questo mondo tante volte schiavo delle passioni voluttuose, il Cuore Immacolato viene per proclamare un appello al ripristino della virtù della castità da vivere nel celibato, nella consacrazione a Dio, nella gioventù e nella fedeltà tra gli sposi. La virtù della castità ha come premio il poter vedere Dio, come ci ricorda il Vangelo di San Matteo. VederLo per la partecipazione alla vita della grazia durante il nostro pellegrinaggio terreno e in tutto il suo folgore, faccia a faccia, nell’eternità. Invece per gli impuri la sorte è ben diversa, e come ci ricorda Santa Giacinta, il peccato contro la castità è quello che porta più anime all’inferno. Dunque, il primo passo per diffondere la devozione al Cuore Immacolato di Maria è imitare nostra Madre! Cerchiamo di seguirla nel suo intenso amore verso il prossimo, che per Lei è culminato nella fedeltà ai piedi della Croce e per noi passa attraverso lo zelo nell’aiutare gli altri a scoprire la strada del Cielo. Affrontiamo con animo e fiducia la battaglia della purezza che ci consente di avere lo sguardo pulito per cogliere la luce soprannaturale e conservare la fedeltà alla fede. Insomma, preghiamo incessantemente il Santo Rosario per la conversione del mondo e speriamo con certezza nel trionfo sull’antico serpente della Donna vestita di sole. Con queste disposizioni un figlio di Maria potrà diventare un efficace messaggero del Cuore Immacolato di Maria, portando il buon esempio, mettendo la buona parola e invitando gli altri ad affidarsi a Gesù per mezzo di Maria!

 

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