venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Quando gli hacker sono al servizio dello sviluppo umano integrale

“Che ci fanno oltre cento hacker in Vaticano?”

Ecco il VHacks di Francesco, un raduno di circa 120 giovani appassionati di tecnologia e informatica, al quale prenderanno parte, a vario titolo, esperti di diversi settori dalle neuroscienze alla robotica, dall’informatica alle scienze computazionali, dall’intelligenza artificiale all’etica. Originale la partnership con MIT e Harvard.

I lavori sono iniziati ieri e si protraggono fino a domenica 11 marzo.

VHacks è promosso dalla società Optic in collaborazione con la Segreteria per la comunicazione, con il Pontificio consiglio della cultura e con la sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. A prendere parte all’evento, che conta tra i suoi partner Google, Microsoft e Tim per citarne alcuni, saranno circa 120 partecipanti, di tutte le estrazioni culturali e religiose, provenienti da 57 università in cinque continenti, scelti in base ai loro risultati accademici e al loro modo di pensare innovativo.

Il termine hackathon nasce dalla sintesi tra hack, marathon ,giovani appassionati di tecnologia e informatica di tutte le fedi ed etnie, collaboreranno confrontando e usando le loro competenze tecnologiche per identificare soluzioni in ambiti come l’inclusione sociale, il dialogo tra le religioni e le crisi mondiali di migranti e rifugiati.

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