Città del Vaticano , 09 March, 2022 / 3:30 PM
Per il mercoledì della prima settimana di quaresima, quando la stazione quaresimale si celebra a Santa Maria Maggiore, rileggiamo la famosa leggenda della nevicata miracolosa che portò alla costruzione della basilica, così come lo riferisce Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese delle stazioni quaresimali pubblicata nel 1588.
“Nel Pontificato di Papa Liberio, Giovanni Patritio Romano, & sua moglie di egual nobiltà, non havendo havuti figliuoli, quali potessero di lor facultà lasciare heredi, votorno, tutta la sua heredità alla santissima Vergine Madre di Dio, da lei con calde preghiere continuamente dimandando, volesse con qualche segno mostrargli, in qual opera pia li piacesse, che particolarmente quel denaro si impiegasse.
I preghi, & i voti de quali fatti di buon cuore la Beata Vergine Maria benignamente ascoltando, con miracolo approvò. Perciochè à dì 5. di Agosto, nel qual tempo sogliono in Roma essere eccessivi caldi, di notte cadendo la leve, una parte del Colle Esquilino coprì.
Nella qual notte la Madonna separatamente apparve in sogno à Giovanni & alla moglie: & gli disse che in quel luogo che vedessero consperso di neve, edificassero una chiesa al nome di Maria Vergine dedicata: Et che questa era l’heredità, che lei da loro desiderava.
Questo havendo Giovanni Patritio fatto sapere à Papa Liberio, il Papa gli disse, che lui ancora in sogno haveva havuto la medesima visione. Per tanto Liberio intimata una solenne processione de Sacerdoti, & del popolo, se ne andò nell’Esquilie, & et quella parte che era imbiancata di neve, disegnò la chiesa, la quale delle facultà di Giovanni & di sua moglie fu edificata, & dal medesimo Papa Liberio dedicata.
Di qui è, che gl’antichi scrittori chiamano questa chiesa la Basilica Liboriana, over di Liberio. Si chiama anco Santa Maria Maggiore.”
Ugonio vedeva meglio di noi come questa leggenda fosse rappresentata negli spettacolari mosaici della facciata, che dal Settecento son quasi nascosti dalla grande loggia fatta da Ferdinando Fuga sotto Benedetto XIV per l’Anno Santo del 1750. Sotto i mosaici si trovava un portico, rifatto d Gregorio XIII pochi anni prima che Ugonio scrivesse il suo libro.
“Gregorio XIII gettato a terra questo portico, lo rifece di nuovo con i medesimi ornamenti, & di qui drizzò una strada dritta al Laterano,” spiega l’autore, e continua:
Nella facciata di Santa Maria Maggiore soprastante al portico, si vede di Musaico figurata la historia della edificatione di questa chiesa, quale opera fecero fare Giacomo & Pietro Cardinali dell’Illustrissima casa Colonna, già 300. anni.”
Santa Maria Maggiore sarà stazione quaresimale di nuovo mercoledì della Settimana Santa. E Ugonio ha ancora molto da raccontare sulla basilica, soprattutto di tutti gli interventi del Papa francescano Sisto V proprio nello stesso periodo.
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