Città del Vaticano , 15 February, 2018 / 4:22 PM
Qual è lo stile sacerdotale giusto? Ognuno deve cercarlo. Il Papa lo ha detto ai parroci romani riuniti a San Giovanni in Laterano per la celebrazione penitenziale di inizio Quaresima. Un appuntamento consueto del Papa che si svolge a porte chiuse.
Papa Francesco, come riporta l’Osservatore Romano, ha detto che lo stile sacerdotale è una carta d’identità o un’impronta personale, perché ogni sacerdozio è unico. Importante quindi per i giovani trovare il proprio, tenendo conto anche dei limiti personali.
I giovani devono trovare una guida per avere un confronto. E visto che il sacerdote è celibe ma non può vivere solo, serve una guida che lo aiuti nel discernimento in questo tempo della fecondità.
Per i sacerdoti di mezz’età il Papa parla di potatura e prova. Il sacerdote, come nella vita matrimoniale, non vive più di emozioni giovanili e allora serve una guida per il discernimento e tanta preghiera. Si crescono i figli spirituali, ma è anche il tempo delle tentazioni, ma l’importante è non cedere alla vergogna, piuttosto imparare a congedarsi.
Si arriva all’età più matura, il tempo della saggezza quando anche i fedeli che si avvicinano a un confessore anziano e vedono in lui un uomo accogliente.
C’è ancora molto da fare nella “pastorale dell’orecchio” dell’ascolto della vicinanza, della compassione. E l’invito del Papa è a dialogare con i giovani e ad aiutarli a trovare le radici di cui le nuove generazioni di oggi hanno bisogno.
Infine un invito alla lettura di due libri per discernere i segni dei tempi: uno di Anselm Grũn e uno di René Voillaume.
Il Papa ha donato a tutti un libro Cari fratelli nel sacerdozio... Testi dei vescovi di Roma al clero romano per l’Ufficio delle letture delle ferie di Quaresima, e prima della meditazione ha confessato per più di un’ora. Subito dopo Francesco si è recato al Pontificio seminario romano maggiore, dove ha pregato nella cappella della Madonna della fiducia e ha pranzato con i seminaristi.
Nel suo saluto iniziale l’arcivescovo vicario della Diocesi di Roma, Angelo De Donatis ha posto la questione dello stile del parroco. "Quanti ministri della Chiesa oggi sanno vivere una santità a riflettori spenti?" ha chiesto. "Prerequisito per una quaresima efficace — ha affermato monsignor De Donatis — è scegliere tra l’ammirazione degli uomini e lo sguardo paterno di Dio”.
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