“In effetti, esso è ciò a cui più profondamente anela il cuore di ogni uomo, perché, in fondo, essere perdonati significa essere amati per quello che siamo,
"Nel mondo, lo vediamo purtroppo ogni giorno, non mancano i focolai di odio e di vendetta. Noi confessori dobbiamo moltiplicare allora i “focolai di misericordia"".
Juan José Pérez Soba, sacerdote diocesano e docente della Pastorale familiare presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia a Roma, evidenzia all’agenzia ACI Prensa alcune chiavi per vivere questo tempo di Quaresima.
Torna, per la decima edizione, "24 ore per il Signore"
" Un'occasione per affrontare alcune difficoltà che si possono incontrare nell’accostarsi al confessionale e per riscoprire la bellezza liberante dell’incontro sacramentale con il Padre misericordioso, anche attraverso la voce di chi ha sperimentato in prima persona la gioia del perdono"
Appuntamento per studiare la Confessione grazie al Seminario di formazione "Celebrare il sacramento della Confessione oggi", promosso dalla Penitenzieria Apostolica.
In occasione della solennità di Pentecoste, che quest'anno si celebrerà domenica 5 giugno, P. Hans Zavala, sacerdote dell'Ordine di Sant'Agostino e rettore del Colegio Santa Rosa de Chosica (Perù), compie "tre semplici passi" per prepararsi a ricevere lo Spirito Santo in questa data speciale. Lo racconta ACI Prensa.
“Nel nascondimento dell’esercizio di questo prezioso ministero, ignorato e perfino attaccato da un mondo talmente secolarizzato da non comprenderne più la natura e le imprescindibili esigenze, il confessore sa bene di partecipare alla sola autentica rivoluzione: quella della misericordia e del bene, della verità e della giustizia, alla “rivoluzione dell’Amore” inaugurata da Gesù Cristo che ci ha rivelato che Dio stesso è Amore”.
Negli ultimi anni sono stanti molti gli attacchi al sigillo del segreto del Sacramento della Confessione. La causa apparente è la pubblicazione di molti report sul numero di abusi sessuali che sarebbero stati compiuti dal clero di una regione.
Anch’io ho avuto il privilegio nei miei anni giovani di approfittare di questa sua disponibilità di penitenza”. Il penitente è Giovanni Paolo II e il confessore Padre Pio. Non è certo un segreto che Giovanni Paolo II avesse una ammirazione particolare per Padre Pio. Il loro era stata un primo incontro speciale dal quale il giovane sacerdote polacco, era il 1948. Era uscito pensando che il frate fosse certo un santo, ma un po’ fuori di testa perché gli aveva predetto in qualche modo che sarebbe diventato Papa.
Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi.
“Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote del bergamasco che chiede di pregare per i medici di Bergamo Brescia Cremona che stanno al limite del lavoro, stanno dando la propria vita per salvare la vita degli altri.
Tre parabole del Vangelo, tre passaggi che mostrano come Gesù accoglie i peccatori, esce a cercare chi resta perduto, apre le braccia a chi ritorna e guarda anche a chi pecca nel pensare di avere “più un padrone che un padre”. Ed è questo il rischio: “Credere in un Dio più rigoroso che misericordioso, un Dio che sconfigge il male con la potenza, piuttosto che con il perdono”. E invece “Dio salva con l’amore, non con la forza. Proponendosi, in imponendosi”. Per questo, è importante la confessione, perché “il male si sconfigge accogliendo il perdono di Dio”.
Ogni venerdì di Quaresima - a partire dallo scorso 15 marzo - il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, confessa dalle 16,30 alle 18,30 i fedeli che nella Basilica Lateranense si accostano al sacramento della Riconciliazione.
Quali sono i bisogni dei giovani quando si parla di coscienza e confessione? E quale la pastorale possibile ?
Si avvicina il medio di ottobre e l’inizio del Sinodo dedicato ai giovani e alla vocazione. Papa Francesco, scegliendo per la XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi in programma il prossimo ottobre il tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ha espresso l’auspicio che la Chiesa mostri con rinnovato slancio la sua sollecitudine nei confronti dei giovani.
“Non si entra in confessionale con il cellulare acceso, né tanto meno lo si utilizza durante i colloqui sacramentali.
Appuntamento che si rinnova quello del Rito della Riconciliazione in San Pietro guidato da Papa Francesco.
Qual è lo stile sacerdotale giusto? Ognuno deve cercarlo.
Papa Francesco si inginocchia, si confessa, e poi ascolta le confessioni di una decina di persone. Le immagini staccano da lui nel momento in cui si approccia al confessionale, e alternano musica e immagini della Basilica. Si conclude così la celebrazione penitenziale nella Basilica Vaticana, guidata dallo stesso Papa Francesco.