Roma, 03 February, 2018 / 10:00 AM
“Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”.Questo il tema della 40ª Giornata nazionale per la vita, che la Chiesa italiana celebra domani, 4 febbraio, sottolineando che “la gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo”.
Un dono “legato alla stessa rivelazione cristiana” e “oggetto di richiesta nella preghiera dei discepoli”, scrivono i vescovi italiani in un messaggio che sarà al centro della giornata.
Molte le iniziative in programma nelle varie diocesi italiane; convegni, momenti di preghiera, inaugurazioni di Centri per la Vita, etc. “La Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane, che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell’accoglienza della vita, della gratuità e della generosità, del perdono reciproco e della misericordia – scrivono i presuli - guardano alla gioia degli uomini perché il loro compito è annunciare la buona notizia, il Vangelo”.
Oggi festa a Vigevano: questa mattina sono attese più di 3.500 persone nel palazzo dello sport per la beatificazione di Teresio Olivelli. Una celebrazione presieduta dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi con la presenza di tanti vescovi ed arcivescovi. Altre celebrazioni di ringraziamento nei giorni successivi.
Ieri l’annuncio della visita, il 10 maggio, di Papa Francesco al Centro Internazionale del Movimento dei Focolari di Loppiano in diocesi di Fiesole, al Centro di Nomadelfia, in diocesi di Grosseto e il 20 aprile sulla tomba di mons. Tonino Bello, morto nel 1993 dopo aver guidato la diocesi di Molfetta- Ruvo-Giovinazzo- Terlizzi. “Il Santo Padre – scrive il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli - viene a porre il sigillo della sua autorità, riconoscendo nel Servo di Dio un testimone autentico del Vangelo e additando la sua persona e il suo messaggio come una fonte preziosa per la missione della Chiesa agli uomini e alle donne del nostro tempo”.
Don Tonino è stato un “Vescovo secondo il Concilio”: “ha interpretato e attuato gli insegnamenti conciliari, soprattutto quello di porre un’attenzione privilegiata agli ultimi e ai poveri, con uno stile di fraternità e con gesti profetici che invitavano alla pace e alla non violenza”. Gioia anche a Molfetta dove il Papa si recherà dopo aver lasciato Alessano: “si tratta indubbiamente – scrive il vescovo mons. Domenico Cornacchia - di un gesto di benevolenza di Papa Francesco verso la nostra Diocesi che per oltre un decennio è stata guidata dal Vescovo degli ultimi, avvertendo il contagio della sua vivacità pastorale e della sua carica profetica”.
I vescovi della Calabria, invece, sono intervenuti sulle prossime elezioni in Italia sollecitando i cattolici alla presenza e alla partecipazione “attiva” e “responsabile” e, “nel sostenere tale importante impegno civico” mettono “in guardia ogni cittadino e credente dal devastante pericolo del voto di scambio, spesso praticato e mai sufficientemente denunciato”. In un contesto politico e socio-economico così “delicato – scrivono in una nota - “non è possibile rifugiarsi in atteggiamenti qualunquisti e superficiali. Si è invitati ad esercitare la propria capacità di scelta, affermando il diritto di voto come strumento imprescindibile per la crescita e il bene del Paese e delle realtà locali: non votare è lasciare che altri decidano per noi”. E sul tema sanità è emersa la necessità di “sostenere coralmente” la pastorale sanitaria perché “mai come in questo momento storico le questioni sottese attengono alla vita concreta delle persone fragili, degli ammalati in particolare. Sono in gioco – scrivono i vescovi - la dignità e il senso della vita degli ammalati, nonché le questioni etiche di riferimento”.
Sempre in merito alle elezioni l’arcivescovo Gorizia, mons. Carlo Redaelli ha pubblicato un decreto circa l’“Utilizzo di strutture parrocchiali o di altri soggetti ecclesiali da parte di partiti, movimenti, organizzazioni di natura politica e sindacale” con l’invito a non mettere “a disposizione ambienti per iniziative organizzate o gestite da partiti, movimenti od organizzazioni politiche e sindacali o comunque a favore degli stessi” né tanto meno a organizzare “direttamente”, nei locali di proprietà o in altre strutture, “tavole rotonde”, “confronti”, “dibattiti” in riferimento alle prossime scadenze elettorali.
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