Ci avviamo sempre più verso una competizione elettorale impegnativa e importante
“Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”. Questo il tema della 40ª Giornata nazionale per la vita, che la Chiesa italiana celebra domani, 4 febbraio, sottolineando che “la gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo”.
In questa settimana i vescovi del Consiglio Permanente della Cei si sono ritrovati a Roma per la loro sessione invernale sotto la presidenza del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
"Non abbiamo idea di come questo grave delitto influirà sulla delicata situazione in cui si trova il nostro paese. Ma di certo l’uccisione di Nshimirimana avrà importanti conseguenze". Così don Lambert Niciteretse, Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Burundi, commenta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre l’omicidio del generale Adolph Nshimirimana, braccio destro del presidente burundese Pierre Nkurunziza, avvenuto domenica nella capitale Bujumbura.
“Il primo dato che emerge dal responso delle urne nelle sette regioni in cui si è votato, è che anche in questa tornata elettorale l'astensionismo si conferma di gran lunga il primo partito. Circa un italiano su due non è andato a votare, segno di una profonda insoddisfazione riguardo all'offerta politica complessiva. Non bisogna avere paura di aprirsi al messaggio che il Sovrano (l'elettorato) ha lanciato. Dalle urne viene fuori una grandissima richiesta alle forze politiche di capacità di progetto e di rappresentanza, unita ad una insopprimibile esigenza di pluralismo”.
"Chi si presenta per fare un servizio al Paese, recita la nostra costituzione, deve farlo in modo onorabile. Presentabili o impresentabili èuna questione seria che deve essere risolta sempre meglio sul piano giuridico, legale, politico, legislativo". Parole del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, all'indomani della pubblicazione da parte della Commissione Parlamentare Antimafia di 16 nomi di candidati "impresentabili".