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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco in Cile, incontro con un familiare delle vittime del ‘73

Papa Francesco saluta Hector Marin, familiare di una delle vittime della repressione del 1973
Il ricordo del fratello di Hector Marin, ucciso nella repressione del regime Pinochet

Tra quelli che accolgono Papa Francesco al Santuario di Nuestra Senora di Lourdes c’è anche un familiare delle vittime della repressione che è seguita al colpo di Stato del 1973.

Prima del pranzo con il seguito, Papa Francesco arriva nel santuario che è meta di pellegrinaggi da quasi un secolo. Ci sono dei bambini che lo aiutano a deporre un omaggio floreale alla statua della Madonna, dieci malati e poi un familiare, impegnato nel lavoro di recupero dei desaparecidos.

Si chiama Hector Marin Rosel: suo fratello fu sequestrato il 28 settembre del 1973. Morì quello stesso giorno, proprio ad Iquique. Ha detto al Papa: “Santità, metto nelle sue mani la speranza di incontrare i nostri detenuti scomparsi”. Ha anche sottolineato il valore del lavoro fatto dalla Chiesa Cattolica per i diritti umani.

Marin ha dato al Papa una lettera, in cui racconta la lotta portata avanti dai familiari delle vittime per incontrare i nostri detenuti scomparsi, e ha chiesto al Papa di fare un richiamo alle forze armate e al governo del Cile per “collaborare in questa crociata umanitaria”.

Si stimano circa 38 mila scomparsi durante la dittatura di Augusto Pinochet, che durò dal 1973 al 1990. I morti sono stati circa 2 mila. L’ultimo conto aggiornato, fatto nel 2011 da una commissione incaricata dal governo, porta il numero totale delle vittime a 40.018 e 600 mila arresti.

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