Città del Vaticano , 08 November, 2017 / 10:10 AM
Per Papa Francesco inizia un nuovo ciclo di catechesi per l’Udienza del Mercoledì: la Santa Messa. Per il Pontefice è necessario “puntare lo sguardo sul “cuore” della Chiesa, cioè l’Eucaristia”. “È fondamentale – per noi cristiani – osserva il Papa - comprendere bene il valore e il significato della Santa Messa, per vivere sempre più pienamente il nostro rapporto con Dio”.
Sono tanti i cristiani che hanno dato la loro vita per difendere l’Eucaristia, e Francesco li ricorda: “Nell’anno 304, durante le persecuzioni di Diocleziano, un gruppo di cristiani, del nord Africa, furono sorpresi mentre celebravano la Messa in una casa e vennero arrestati. Il proconsole romano, nell’interrogatorio, chiese loro perché l’avessero fatto, sapendo che era assolutamente vietato. Ed essi risposero: senza la domenica non possiamo vivere, che voleva dire: se non possiamo celebrare l’Eucaristia, non possiamo vivere, la nostra vita cristiana morirebbe”.
Per il Pontefice argentino questa è “una testimonianza che ci interpella tutti e chiede una risposta su che cosa significhi per ciascuno di noi partecipare al Sacrificio della Messa e accostarci alla Mensa del Signore”.
Francesco ricorda anche il lavoro importante del Concilio Vaticano II sull’Eucaristia: “Il Concilio Vaticano II è stato fortemente animato dal desiderio di condurre i cristiani a comprendere la grandezza della fede e la bellezza dell’incontro con Cristo. Per questo motivo era necessario anzitutto attuare, con la guida dello Spirito Santo, un adeguato rinnovamento della Liturgia, perché la Chiesa continuamente vive di essa e si rinnova grazie ad essa. Un tema centrale che i Padri conciliari hanno sottolineato è la formazione liturgica dei fedeli, indispensabile per un vero rinnovamento. Ed è proprio questo anche lo scopo del ciclo di catechesi che oggi iniziamo: crescere nella conoscenza del grande dono che Dio ci ha donato nell’Eucaristia”.
"Voi avete visto come i bambini si fanno il segno della croce? - commenta a braccio Francesco - lo fanno tutto velocemente, insegnare ai bambini a fare bene il segno della croce. Noi siamo credenti con la croce del Signore".
"A me da tanta tristezza vedere tanti telefonini alzati durante le celebrazioni - osserva Francesco ancora a braccio - non solo dei fedeli, ma anche di preti o vescovi. La Messa non è uno spettacolo, è andare incontro al Signore".
Perché si fa il segno della croce e l’atto penitenziale all’inizio della Messa? E quelle Letture, perché stanno lì? Perché si leggono e che c’entrano? Oppure, perché a un certo punto il sacerdote che presiede la celebrazione dice: “In alto i nostri cuori?”. Francesco, nelle prossime catechesi, proverà a rispondere a tutto queste domande. “Perché – conclude il Papa - vorrei riscoprire insieme a voi la bellezza che si nasconde nella celebrazione eucaristica, e che, una volta svelata, dà senso pieno alla vita di ciascuno”.
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