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La Giornata Missionaria, con la speranza di un terzo patrono delle Missioni

Il Cardinale Fernando Filoni presenta la Giornata Mondiale Missionaria 2017, Sala Stampa della Santa Sede, 20 ottobre 2017

San Francesco Saverio e Santa Teresa del Bambino Gesù sono i patroni delle Missioni. Ma il Cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, spera che presto si aggiunga un terzo patrono: la laica francese Pauline Marie Jaricot, che avviò nel XIX secolo la Pontificia Opera Missionaria per la Propagazione della Fede.

Il Cardinale Filoni parla alla presentazione della Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra questa domenica. Papa Francesco ha inviato un messaggio sul tema, che è “La missione al cuore della fede cristiana”. Una presentazione in cui si è fatta un’ampia panoramica del mondo delle missioni. A partire, appunto, dalle Pontificie Opere Missionarie.

Sono quattro le Pontificie Opere Missionarie, e scopi e storia vengono raccontate del vescovo Protase Rugambwa, che ne è presidente: la Pontificia Opera per la Propagazione della Fede; quella di San Pietro Apostolo, nata anch’essa in Francia, nel 1889, su ispirazione del vescovo Cousin di Nagasaki, in Giappone, per la formazione dei sacerdoti, e messa in pratica da Stefanie e Jeanne Bigard; quindi, l’Opera dell’Infanzia Missionaria, che porta i bambini alla scoperta dello spirito missionario e insegna loro ad aiutare con la preghiera e piccoli sacrifici materiali i loro coetanei nel mondo; e infine la Pontificia Unione Missionaria, che è una associazione di clero, religiosi e laici, per suscitare nella Chiesa la passione per la missione.

Perché allora la Jaricot, di cui è in corso il processo di beatificazione, dovrebbe diventare patrona delle missioni? Spiega il Cardinale Filoni: “La Jaricot è una laica che ha intuito il ruolo dei laici nella missionarietà”. Di più: “Una delle prime iniziative della Jaricot, da operaia, fu di creare una corona di preghiera per i missionari, perché sosteneva che siccome i missionari sono un avamposto, allora c’era bisogno di una rete di preghiera che li sostenesse, affinché i missionari non rimanessero un minuto senza il sostegno della preghiera”.

La Giornata Missionaria Mondiale è accompagnata da un video, che mette in risalto il ruolo delle suore di clausura, della preghiera al cuore di ogni missione. “La motivazione – spiega il Cardinale Filoni – rimane un aspetto fondamentale della missione. Nel messaggio del Papa c’è una spiritualità che muove. E se manca questa spiritualità, rischiamo di fare una buona attività sociale, ma senza un’anima. Noi riteniamo che questa attività abbia un’anima, e che quest’anima si nutra della preghiera”.

Tre santi per le missioni, come tre sono gli esempi che il Cardinale Filoni delinea, per spiegare come la fede cattolica, anche se viene vista a volte come straniera, in realtà diventa parte della società sempre.

“Sono stato di recente in Giappone – racconta – dove il cristianesimo è arrivato con San Francesco Saverio. Chi ha fatto penetrare, però, sono state le persone, e alcuni mesi fa è stato beatificato Takayama Ukon, il cosiddetto samurai di Dio. E lui ha capito che la fede era un dono, una rivelazione, tanto che accetta di perdere il suo status per diventare un esule. È il samurai di Dio”.

Poi, il Cardinale Filoni i saggi che leggono della fede cristiana in Corea, e decidono che sì, quella è una fede che manca alla loro terra, e che la permea, e allora evangelizzano la Corea, caso unico di una nazione evangelizzata da laici. “Sono i saggi di Dio”, chiosa .

E infine, il mandarino di Dio, un epiteto che in genere è dato ad un missionario gesuita, Martino Martini, ma che il Cardinale Filoni attribuisce a Shua Kuan Chi, mandarino che dopo Matteo Ricci capì il senso della fede. “All’imperatore che gli chiedeva cosa trovasse nel cristianesimo – ricorda il Prefetto di Propaganda Fide – lui rispondeva che quando sentiva qualcuno che gli chiedeva di perdonare il nemico, quello veniva senz’altro da Dio”.

Intanto, i dati statistici segnalano un dato: che sacerdoti e vescovi aumentano nelle terre di missione, nelle terre di prima evangelizzazione.

“Tutti gli aumenti di fedeli – sottolinea il Cardinale Filoni - sono in Africa, Asia, Oceania. Il numero dei cattolici in Africa è aumentato di circa 7 miloni, in America 4 milioni. L’Europa diminuisce di 1 milione 344 mila unità. E i vescovi aumentano nelle 1111 circoscrizioni ecclesiastiche di Propaganda Fide”.

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