Rossano, 19 August, 2017 / 10:00 AM
La carità non va in ferie. In questi giorni d’estate –a tratti anche molto calda con temperature oltre la media stagionale – le mense parrocchiali e diocesane non hanno abbassato le saracinesche ma hanno continuato il loro servizio aprendo le porte a chi è nel bisogno. Molte le iniziative proposte per non lasciare soli anziani, senza fissa dimora e famiglie bisognose che non si sono potuti permettere una vacanza fuori città. Assistenza domiciliare, tele-soccorso, condominii solidali portati avanti da volontari con uno slogan “aperti per ferie”. E alla pastorale turistica è dedicato un sussidio della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna dal titolo “La gioia del Vangelo nel turismo”. Un sussidio, spiegano i promotori, proposto come strumento di condivisione, in stile sinodale, di quanto è stato fatto finora con cinque parole guida: accogliere, condividere, annunciare, celebrare e camminare per imparare a vedere il turismo in chiave di evangelizzazione, opportunità per essere Chiesa in uscita.
E in ferie non va nemmeno la preghiera per implorare la pace. Ad Assisi, nel santuario della Spogliazione, un momento di preghiera rivolto alla Vergine per implorare la pace nel mondo, su iniziativa della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino presieduta dal vescovo, mons. Domenico Sorrentino. “Non possiamo rimanere indifferenti nei confronti di un mondo ferito da violenza, guerre, violazione di diritti umani, si legge nella lettera di invito inviata dal presule che ha anche invitato, nella solennità del patrono (12 agosto), San Rufino, la chiesa assisiate a farsi interprete di un vero messaggio di pace e di fraterna accoglienza.
Festa anche a Catania per l’891° anniversario della traslazione delle reliquie di sant’Agata, patrona della città con l’esposizione del Velo di sant’Agata, considerato molto miracoloso e la celebrazione, preseduta dal vescovo, mons. Salvatore Gristina.
Solenne celebrazione Eucaristica anche nella diocesi di Rossano-Cariati per la festa diocesana di Maria SS Achiropita presieduta dal segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino a due anni esatti da un alluvione che ha messo in ginocchi diverso comuni della diocesi. Salutando mons. Galantino, l’arcivescovo mons. Giuseppe Satriano ha espresso parole “di apprezzamento e stima” per il segretario della CEI “per come ci ha accompagnati in un momento non semplice quale l’alluvione del 12 agosto del 2015 con quella telefonata giunta nel mentre si camminava nel fango: ‘Vedi di cosa c’è bisogno. La Cei è con voi’”. Mons. Galantino ha richiamato l’attenzione dei fedeli a vivere l’occasione della festa in onore di Maria SS Achiropita come momento da cui trarre quella forza necessaria per affrontare da cristiani quella perdita di speranza che pervade il nostro vivere quotidiano. “A fronte di una tentazione a girare al largo dai problemi che attanagliano la vita di ciascuno di noi o a lasciarci mettere in un angolo dallo sconforto e dal fatalismo - ha sottolineato - la festa di Maria SS Achiropita deve essere colta come occasione provvidenziale per reagire al fatalismo, per non allinearci alla mentalità rinunciataria e, in fin dei conti, egoistica che può prenderci di fronte a evidenti difficoltà. Siamo qui per domandare a Maria Santissima di risvegliare in noi il senso di responsabilità propria di chi ha scelto di osare in nome del Vangelo”.
E nella diocesi di Ferrara-Comacchio celebrazione nella concattedrale per la festa di San Cassiano di Imola, patrono della città di Comacchio. Occasione, per il neo arcivescovo, mons. Gian Carlo Perego, di invitare gli educatori ad “accompagnare il giovane, prenderlo per mano insegnandogli il rispetto, l’accoglienza e l’uso critico della ragione”. In un mondo come il nostro “in continuo mutamento – ha spiegato il presule - la Chiesa ci invita a essere educatori alla vita buona del Vangelo”.
In questo periodo non mancano i pellegrinaggi diocesani come quello dei giovani di Perugia-Città della Pieve, da ieri, in Terra Santa guidati dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti. “Scoprire non solo in senso storico e geografico dei luoghi dove il Signore ha vissuto ma fare esperienza di Lui attraversando gli stessi luoghi che verranno visitati”: questo il senso del pellegrinaggio dei 250 giovani.
A Pisa, in vista del nono centenario della Dedicazione della Cattedrale che si celebrerà il 26 settembre 2018, l’Opera della Primaziale Pisana ha emesso un bando per la progettazione di un bozzetto per la realizzazione di una medaglia celebrativa.
“L’educatore deve accompagnare il giovane, prenderlo per mano insegnandogli il rispetto, l’accoglienza e l’uso critico della ragione”. Lo ha detto ieri, 13 agosto, mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara – Comacchio, nell’omelia della messa concelebrata nella concattedrale di Comacchio per la festa di San Cassiano di Imola, patrono della città. San Cassiano, insegnante-martire, “è un educatore, in lui la fede passa attraverso l’insegnamento, la pazienza, l’amore, la costanza e la prudenza. In un mondo come il nostro in continuo mutamento – ha proseguito Perego – la Chiesa ci invita a essere educatori alla vita buona del Vangelo”. E le sfide sono: “l’abbandono della fede” che “caratterizza tante nostre famiglie e comunità insieme all’offuscamento dell’interiorità”, “l’incerta formazione tanto di identità personali quanto di identità comunitarie”, una nuova mobilità, il difficile dialogo tra generazioni, la “separazione tra intelligenza e affettività”, il “crescente individualismo”. “Sfide nuove” di fronte alle quali, ha avvertito il presule, un buon educatore deve saper accompagnare i giovani “insegnando loro il rispetto e l’accoglienza”, promuovendo “la capacità di pensare e l’esercizio critico della ragione, coniugando tra loro intelligenza e sensibilità, mente e cuore, perché si interessino della città”.
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