Città del Vaticano , 12 June, 2017 / 5:27 PM
Per il quinto anno consecutivo l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) pubblica il proprio bilancio all’interno del Rapporto Annuale. Il bilancio 2016 è stato sottoposto a revisione contabile dalla società di revisione indipendente Deloitte & Touche S.p.A. A pubblicare la notizia è un comunicato stampa diffuso dalla Sala Stampa della Sala Sede.
Nel 2016 lo IOR ha continuato a servire con prudenza e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo e allo Stato della Città del Vaticano.Di seguito i punti salienti riportati nel comunicato: “Nel 2016 l’Istituto ha servito circa 15.000 clienti diffusi globalmente che hanno affidato allo IOR risorse per un valore totale di Euro 5,7 miliardi a fine 2016 (Euro 5,8 miliardi nel 2015) e di cui circa 3,7 miliardi relativi a risparmio gestito e in custodia. Sono state intraprese molte iniziative durante l’anno per venire incontro alle esigenze dei clienti nel rispetto della missione dell’Istituto. L’Istituto ha continuato a ridurre le spese operative, che si sono attestate su Euro 19,1 milioni contro Euro 23,4 milioni del 2015 grazie alla razionalizzazione dei contratti di servizio con terzi.Il margine d’intermediazione 2016 è stato pari a Euro 44,1milioni (Euro 45,4 milioni nel 2015). Il contributo maggiore, pari a Euro 46,0 milioni, è derivato dalla gestione del portafoglio di proprietà. Il risultato netto 2016 è stato pari a Euro 36,0 milioni (16,1 milioni nel 2015).Tale risultato gestionale è stato conseguito attraverso una efficiente attività di negoziazione, in un contesto di elevata volatilità dei mercati, instabilità politica dovuta agli esiti inattesi dei maggiori eventi elettorali dell’anno e bassi tassi d’interesse. Al 31 dicembre 2016, il patrimonio dell’Istituto al netto della distribuzione degli utili è pari a Euro 636,6 milioni, corrispondente ad un CET1 ratio del 64,53%, evidenziando elevata solvibilità e profilo di basso rischio”.
In merito agli altri risultati ottenuti, il comunicato aggiunge: “In aggiunta al raggiungimento degli obiettivi finanziari,l’Istituto ha conseguito anche gli altri obiettivi di carattere organizzativo previsti dal business plan 2016, tra cui i più importanti hanno riguardato i seguenti temi: Governance, controllo dei rischi e conformità in generale. Lo IOR ha consolidato e rafforzato la “governance” ed il sistema dei controlli interni. Il principale miglioramento riguarda la definizione ed implementazione del “Risk Appetite Framework”, proseguendo sulla strada del continuo adeguamento al nuovo quadro regolamentare dell’AIF per ottenere coerenza con i migliori standard internazionali in materia. Trasparenza e fiscalità con la Repubblica Italiana: Il 15 ottobre 2016 entrata in vigore della Convenzione fra il Governo della Repubblica Italiana e la Santa Sede in materia fiscale, prodromica all’inserimento della Santa Sede nella “white list” fiscale della Repubblica Italiana del 23 marzo 2017”.
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