Città del Vaticano , 29 January, 2017 / 12:15 AM
Le Beatitudini sono la “magna charta” del Nuovo Testamento. Papa Francesco lo ha detto nel commento alle letture domenicali nella sua riflessione prima della preghiera dell’ Angelus.
“ Il motivo della beatitudine, cioè della felicità, non sta nella condizione richiesta” dice il Papa “ma nella successiva promessa, da accogliere con fede come dono di Dio”.
E poi traccia il profilo del “povero in spirito”, cioè “colui che ha assunto i sentimenti e l’atteggiamento di quei poveri che nella loro condizione non si ribellano, ma sanno essere umili, docili, disponibili alla grazia di Dio”.
Sobrietà, da una parte, quel vivere “senza appesantirsi nell’opacità della consumazione vorace” E questo dice il Papa uccide l'anima, il più ho più voglio che non porta alla falicità. E “riconoscimento che il mondo è benedizione e che alla sua origine sta l’amore creatore del Padre”. Lui è il grande che ha voluto che gli uomino fossero ferlici, dice il Papa.
Docilità a Dio insomma. “Il povero in spirito - dice Francesco- è il cristiano che non fa affidamento su sé stesso, sulle sue ricchezze materiali, non si ostina sulle proprie opinioni, ma ascolta con rispetto e si rimette volentieri alle decisioni altrui. Se nelle nostre comunità ci fossero più poveri in spirito, ci sarebbero meno divisioni, contrasti e polemiche!”.
Secondo il Papa: “ i poveri, in questo senso evangelico, appaiono come coloro che tengono desta la meta del Regno dei cieli, facendo intravedere che esso viene anticipato in germe nella comunità fraterna, che privilegia la condivisione al possesso”.
Il Papa ha espresso vicinanza alle popolazione terremotati: "e che qualunque inutile burocrazia non li faccia soffrire ulteriormente".
Dopo la preghiera il Papa ha ricordato la Giornata mondiale dei malati di lebbra: “È importante lottare contro questo morbo, ma anche contro le discriminazioni che esso genera”. Dopo i saluti a diversi gruppi presenti il Papa ha accolto i ragazzi della Carovana della Pace organizzata come ogni anno dall’Azione Cattolica. Con il Papa due ragazzi che hanno letto un loro messaggio.
Circa tremila i presenti, tra i 4 ei 14 anni. La Carovana è il punto di arrivo di un percorso che tutti i ragazzi dell’ACR hanno condiviso nei gruppi parrocchiali durante il mese di Gennaio. Due i progetti di solidarietà sostenuti: la “Casa di Cristian”, centro di accoglienza per mamme italiane e straniere, per lo più giovani, con bambini piccolissimi, che si sono ritrovate per strada, prive di ogni forma di aiuto e sostentamento, quasi sempre portatrici di storie di indigenza, abbandono e, non di rado, violenza. E una struttura donata all’associazione “Il tappeto di Iqbal” che opera nel quartiere Barra di Napoli e si occupa di interventi sociali e progettualità educative per minori e famiglie, di politiche e interventi contro la dispersione scolastica, di orientamento ai servizi, di promozione dell’educazione interculturale e ambientale, Teatro civile e Circo Sociale.
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