Torna il consueto appuntamento con i ragazzi dell’Acr di Roma a conclusione del mese della pace: anche quest’anno la Diocesi di Roma fa sapere che la carovana della pace si svolgerà in modalità telematica, al fine di garantire il rispetto delle norme sanitarie e la sicurezza di chi vorrà partecipare.
L'anno dell'Azione cattolica inizia con una settimana di appuntamenti in varie sedi e rivolti a tutte le età, per ritrovarsi, riflettere, pregare, sorridere e presentare il cammino del 2021/22. Così riferisce il sito della Chiesa di Milano che anche quest'anno vuole dare ampio spazio ai giovani.
“Con la venuta di Gesù, luce del mondo, Dio Padre ha mostrato all’umanità la sua vicinanza e amicizia. Esse ci sono donate gratuitamente al di là dei nostri meriti”. Prima della recita della preghiera dell’ Angelus il Papa ha offerto ai molti presenti in Piazza San Pietro, soprattuto ragazzi si Azione Cattolica, la sua riflessione sulle letture di oggi.
“Vi dico il mio grazie per la vostra visita, per gli auguri e soprattutto per le preghiere. E li ricambio di cuore con l’auspicio che il Salvatore renda piena la gioia che oggi vedo sui vostri volti”. Così Papa Francesco - stamane - ha salutato la delegazione dell’Azione Cattolica Ragazzi incontrata per gli auguri natalizi.
Torna la tradizionale Carovana della pace con i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma. L'appuntamento è per domenica 3 febbraio.
Le Beatitudini sono la “magna charta” del Nuovo Testamento. Papa Francesco lo ha detto nel commento alle letture domenicali nella sua riflessione prima della preghiera dell’ Angelus.
"La nascita di Gesù è annunciata come una grande gioia", il Natale dimostra che "siamo amati da Dio. Che cosa meravigliosa! Quando siamo un po’ tristi, quando sembra che tutto vada storto, pensiamo: Dio mi ama; non mi abbandona. Sì, ragazzi, il nostro Padre ci è sempre fedele e non smette un istante di volerci bene, di seguire i nostri passi e anche di rincorrerci quando ci allontaniamo un po’. Per questo nel cuore del cristiano c’è sempre la gioia". Così Papa Francesco, stamane, si è rivolto ai giovani dell'Azione Cattolica Ragazzi ricevuti in udienza in Vaticano per gli auguri di Natale.
Udienza festosa come sempre quella del Papa ai ragazzi di Azione Cattolica, rgazzi . ha detto Francesco che “ si sentono più coinvolti nella Chiesa, sentono che Gesù non è lontano, ma è vicino, in mezzo noi, e questo dà tanta gioia! E così partecipate meglio al catechismo e alla Messa, imparate a leggere e seguire il Vangelo, e piano piano diventate anche voi missionari, cioè capaci di portare Gesù agli altri.”
Come si fa ad essere “all’altezza del loro cuore?”. Quello dei più piccoli della Chiesa? Ovvero di bambini e ragazzi che hanno bisogno di educatori formati e “santi”? Ne parla l’Acr, nel suo convegno che si apre venerdì alla Domus Pacis a Roma.
“Siamo certi che i piccoli possono essere vero strumento della volontà e dei desideri di Dio, se accompagnati e curati da adulti attenti e capaci di custodire la profondità del loro cuore”. E’ la posizione dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, che propone il prossimo “Convegno Educatori” sul tema: “All’altezza del loro cuore – Con i piccoli trasfigurare l’umanità e abitare la città”, che si svolgerà a Roma, presso la Domus Pacis, da venerdì 11 a domenica 13 dicembre.
E’ partito dai “piccoli e i poveri”, che sono i “protagonisti del rinnovamento della Chiesa” il seminario dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, “Avanti il Prossimo”, che si è svolto ad Ancona nei giorni scorsi. L’appuntamento, spiegano dall’ACR, “si inserisce nel percorso di riflessione triennale che l’Azione Cattolica dei Ragazzi ha scelto di portare avanti mettendo al centro del dibattito il protagonismo dei piccoli nella Chiesa e nel Paese, e segue l’appuntamento dello scorso novembre dedicato ai venticinque anni della “Convenzione dei diritti dei fanciulli” e alle sue odierne criticità e debolezze sul piano sociale ed educativo. Con l’intento, evidenziato con la pubblicazione del volume “Prima i Piccoli” (Editrice Ave), di sottolineare il protagonismo dei ragazzi, la possibilità che essi possano essere pienamente apostoli nelle loro comunità, contribuendo a costruire città più belle e accoglienti”.