Cascia, 01 December, 2016 / 4:00 PM
La prima domenica di Avvento per la comunità cristiana di Cascia segna una data importante dopo i terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre. Una data che è in qualche modo un ritorno alla normalità per quanto riguarda almeno la vita parrocchiale. Con una solenne celebrazione eucaristica l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, ha inaugurato la tensostruttura di 200 metri quadri (riscaldata), installata in Piazza Dante e che ora fungerà da centro pastorale.
“La tensostruttura dove oggi celebriamo – ha detto don Renzo Persiani, parroco di Cascia - è un dono della Misericordia del Padre. Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per questo progetto: dai donatori agli installatori, dalla Diocesi al Comune, da chi l’ha pulita a chi l’ha abbellita. Il terremoto in un attimo ci ha rubato tutto, eccetto la forza della fede”.
Ma non solo. Domenica 4 dicembre, la seconda di Avvento, in cui si fa anche memoria di Santa Barbara, patrona dei Vigli del Fuoco, sarà un’altra data importante per le zone terremotate. Alle 14.30 l’Arcivescovo Boccardo sarà nuovamente a Cascia per presiedere un momento di preghiera per la riapertura della Basilica di Santa Rita. Alle 16.00 presiederà a Norcia, in Piazza S. Benedetto, una celebrazione eucaristica con i Vigili del Fuoco. “Sarà l’occasione - afferma monsignor Boccardo - per esprimere apprezzamento e gratitudine all’opera generosa e competente che i Vigili realizzano ogni giorno in favore della gente segnata dal terremoto”.
Un altro appuntamento importante per la ripresa della Diocesi di Spoleto è avvenuto martedì 29 novembre. L’Arcivescovo si è recato presso l’Eremo di Lecceto, Siena, per fare visita alle monache agostiniane di Cascia che sono state accolte dalle loro consorelle dopo il sisma del 30 ottobre. Nella città di Santa Rita ne sono rimaste tre. Monsignor Boccardo è stato accolto da un lungo applauso ed ha salutato una ad una le religiose, ad iniziare dalla Badessa madre Natalina Todeschini. Si è recato anche nelle camere per visitare le monache malate. Le custodi del corpo di Santa Rita hanno chiesto all’Arcivescovo informazioni sulla situazione in Diocesi e hanno riferito che anche il loro monastero ha subito diversi danni, in particolare nella parte più antica, quella dov’è la cella della Santa.
“Questa visita – ha detto madre Natalina rivolta al Vescovo – ci riempie di gioia e ci commuove. Santa Rita e San Benedetto – ha proseguito – ci hanno protetto, evitando che ci fossero morti e feriti gravi”.
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