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Giubileo della Misericordia, i 5 temi di settembre

Un momento della Messa di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, San Pietro, 4 settembre 2016

Quattro settimane di Giubilei speciali: il settembre dell’Anno Santo Straordinario è denso di attività. Dal Giubileo del Volontariato a quello dei catechisti, dal giubileo dei nunzi a quello delle università. Si chiude con la seconda tappa di un viaggio in Caucaso, tre giorni tra Georgia e Azerbaijan per un appello alla pace e al dialogo. E si apre con la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.

Madre Teresa è sicuramente il tema principale di questo mese giubilare. La Santa dei poveri, esempio delle opere di misericordia, viene canonizzata al culmine di tre giorni giubilari dedicati ai volontari e agli operatori di misericordia. Papa Francesco definisce Madre Teresa “dispensatrice di misericordia” e intanto prega per i protagonisti di quei tre giorni di Giubileo, ovvero missionari, suore e volontari.

La figura di Madre Teresa viene persino celebrata con un evento alle Nazioni Unite, come un modello di diplomazia. Proprio il mondo diplomatico è il protagonista del secondo grande evento giubilare di settembre, il Giubileo dei nunzi. Per questo, la diplomazia è il secondo tema di settembre.

Arrivati da tutto il mondo, i nunzi apostolici sono parte della più antica rete diplomatica dedicata al bene comune. In tre giorni, parlano della situazione della Chiesa di oggi, del problema del gender, del dialogo con l’Islam, e sono tutti temi che ritornano nelle loro missioni apostoliche, in posti periferici o anche nel cuore dell’Europa. Celebrando Messa con loro, Papa Francesco li definisce “pastori legati a Pietro”.

Pastori chiamati a rispondere sfide importanti. Sfide anche culturali, come la crescente secolarizzazione. La cultura è il terzo tema di questo settembre giubilare, favorito dal Giubileo delle università e dei docenti universitari che viene celebrato dal 7 all’11 settembre. Incontrandoli, il Papa chiede di far fruttare i talenti.

Il cuore di tutto è però la catechesi, quarto tema del settembre giubilare: senza la fede nutrita con la catechesi non si raggiunge la cultura che porta ad una attività diplomatica realmente in favore del bene comune. I catechisti arrivano in 15 mila a Roma dal 23 al 25 settembre e il Papa chiede loro di amare e annunciare la speranza di Gesù, di non essere “profeti di sventura”.

È l’ultimo evento di settembre prima della seconda tappa del viaggio in Caucaso (dal 30 settembre al 2 ottobre), che chiude in qualche modo il cerchio. Davanti ad una ortodossia chiusa come quella georgiana, passando attraverso una Porta Santa che non trova ancora una collocazione, Papa Francesco sottolinea i comuni impegni delle confessioni cristiane, e chiede ai cattolici georgiani di essere “Chiesa di consolazione”. Poi, va in Azerbaijan, incoraggia lo sparuto gruppo di cristiani lì, e chiede che il Caucaso sia “luogo di dialogo e negoziato”. Non c’è dubbio che la pace è il quinto tema di questo settembre giubilare. Una pace che è sullo sfondo di ogni tema, e che è parte della ricerca costante di ogni cattolico. Quella pace che nasce nei cuori, e che è favorita dalle opere di misericordia.

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