Dal Giubileo al cammino ecumenico. Dalla critica al rigorismo ideologico all’unità tra fratelli cristiani nel servizio del povero. In una lunga intervista con Avvenire, Papa Francesco non traccia solo un bilancio dell’Anno Santo Straordinario che si sta per concludere – bilancio che in fondo rifiuta, perché “io non ho fatto un piano” – ma parla del cammino ecumenico, e lo mette in continuità con i frutti del Concilio Vaticano II e il lavoro fatto dai suoi precessori.
Quattro settimane di Giubilei speciali: il settembre dell’Anno Santo Straordinario è denso di attività. Dal Giubileo del Volontariato a quello dei catechisti, dal giubileo dei nunzi a quello delle università. Si chiude con la seconda tappa di un viaggio in Caucaso, tre giorni tra Georgia e Azerbaijan per un appello alla pace e al dialogo. E si apre con la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
Cosa è il Rosario? Per Papa Francesco è “per molti aspetti la sintesi della storia della misericordia di Dio che si trasforma in storia della salvezza per quanti si lasciano plasmare dalla grazia”. Lo spiega, il Papa, nella meditazione durante la recitazione del Rosario in piazza San Pietro.