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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco e l'ultimo "Venerdì della Misericordia"

Ultimo "Venerdi della Misericordia" per Papa Francesco. Il Pontefice ha lasciato Casa Santa Marta per recarsi a Ponte di Nona, periferia est di Roma, per incontrare 7 famiglie, tutte formate da giovani che hanno lasciato la strada del sacerdozio.

Il Papa ha offerto loro "vicinanza e affetto", per questa scelta spesso "non condivisa da sacerdoti e familiari". Come riporta il comunicato stampa della Santa Sede "spesso la solitudine, l'incompresione, la stanchezza per il grande impegno di responsabilità pastorale hanno messo in crisi la scelta iniziale del sacerdozio". E da qui la scelta di formare una nuova famiglia.

Lo stesso comunicato riferisce che quattro di questi ragazzi sono della diocesi di Roma, uno di Madrid,uno dell'America Latina e l'ultimo della Sicilia.

"L’ingresso del Papa nell’appartamento - racconta ancora il comunicato - è stato segnato da grande entusiasmo: i bambini si sono raccolti intorno al Pontefice per abbracciarlo, mentre i genitori non hanno trattenuto la commozione. La visita del Santo Padre è stata fortemente apprezzata da tutti i presenti che hanno sentito non il giudizio del Papa sulla loro scelta, ma la sua vicinanza e l’affetto della sua presenza. Il tempo è passato veloce; il Pontefice ha ascoltato le loro storie e ha seguito con attenzione le considerazioni che venivano fatte circa gli sviluppi dei procedimenti giuridici dei singoli casi. La sua parola paterna ha rassicurato tutti sulla sua amicizia e sulla certezza del suo interessamento personale".

La visita si è conclusa alle ore 17.20 circa; quindi il Papa ha fatto rientro in Vaticano.

La visita odierna conclude i “Venerdì della Misericordia” già vissuti dal Papa nel corso del Giubileo: a gennaio ha visitato una casa di riposo per anziani e una per malati in stato vegetativo a Torre Spaccata; a febbraio, una comunità per tossicodipendenti a Castelgandolfo; a marzo (Giovedì Santo) il Centro di accoglienza per profughi (CARA) di Castelnuovo di Porto; ad aprile la visita dei profughi e migranti nell’Isola di Lesbo; a maggio la comunità del “Chicco” per persone con grave disabilità mentale a Ciampino; a giugno due comunità romane per sacerdoti anziani e sofferenti.

A luglio, nel corso del viaggio in Polonia, il Papa ha compiuto il suo “Venerdì della Misericordia” con la preghiera silenziosa ad Auschwitz-Birkenau, la visita ai bambini malati all’ospedale pediatrico di Cracovia e la Via Crucis con i partecipanti alla GMG, presenti i giovani iracheni, siriani e provenienti da altre zone di guerra e disagio. Ad agosto il Santo Padre si è recato in una struttura romana della “Comunità Papa Giovanni XXIII” che accoglie donne liberate dalla schiavitù del racket della prostituzione, mentre a settembre ha visitato un Reparto di neonatologia e un Hospice per malati terminali a Roma.

Infine, ad ottobre, il Pontefice si è recato presso il “Villaggio SOS”, una casa famiglia di Roma che accoglie bambini in condizioni di disagio personale, familiare e sociale.

 

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