Città del Vaticano , 27 October, 2016 / 2:00 PM
Serve “un impegno concertato, fattivo e costante, sia per eliminare le cause” delle nuove forme di schiavitù, “sia per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta. Il numero di queste vittime cresce, purtroppo, ogni anno. Sono i più indifesi, ai quali viene rubata la dignità, l’integrità fisica e psichica, persino la vita”. Lo ha detto Papa Francesco che ha ricevuto in udienza i Membri del “Santa Marta Group” in occasione della Conferenza contro il traffico di esseri umani.
Il Gruppo Santa Marta è l’organismo internazionale contro il traffico di esseri umani lanciato nel 2014 da Papa Francesco.
Francesco ha assicurato la sua preghiera ed il suo sostegno e di è detto certo che “il Signore saprà ricompensare quanto è fatto a questi piccoli della società di oggi. Lui ha detto: avevo fame… avevo sete… e mi hai aiutato; oggi potrebbe dire anche: ero abusato, sfruttato, schiavizzato… e mi hai soccorso”.
Terminata l’udienza con il Papa il Cardinale Arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, Presidente del “Gruppo Santa Marta”, ha incontrato i giornalisti durante una conferenza stampa in Vaticano.
“Abbiamo presentato al Papa il report della nostra attività e il Papa ha voluto ascoltare la voce delle vittime”, ha spiegato il porporato che ha lasciato il microfono a due sopravvissuti alla tratta che hanno incontrato questa mattina il Pontefice.
Al Bangura è un giovane proveniente dalla Sierra Leone. La sua storia comincia quando un cittadino francese lo incontra e gli propone di andare in Europa per diventare un calciatore professionista. Si fida, e l’incubo ha inizio. Prima a Parigi, poi a Londra Al finisce in un giro di prostituzione. Fortunatamente riesce a fuggire, accolto in una casa famiglia nel sudest dell’Inghilterra ha iniziato a giocare a pallone fino a quando un osservatore di una squadra di Premier League non gli propone un contratto, questa volta vero.
La storia di Princess Inyang è simile a quella di Al. Vittima della tratta è giunta dalla Nigeria in Francia nel 1999 dietro la promessa di un buon lavoro in Europa. Giunta in Italia è stata costretta a prostituirsi. Grazie all’aiuto della Caritas di Asti è riuscita a fuggire e ora si impegna per salvare molte persone che hanno vissuto il suo stesso incubo.
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA