Ormai siamo abituati a questo modo di comunicare di Papa Francesco, attraverso le prefazioni di libri che trova interessanti. Il caso più recente è quello di Joy, la ragazza africana raccontata dalla scrittrice Mariapia Bonanate nel libro "Io sono Joy, Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta", EdizioniSan Paolo.
E’ la chiamata di Pietro il tema centrale su cui Papa Francesco incentra la meditazione dell’odierno Angelus domenicale. Pietro - ricorda il Papa - si fida della parola di Gesù “È la risposta della fede, che anche noi siamo chiamati a dare; è l’atteggiamento di disponibilità che il Signore chiede a tutti i suoi discepoli, soprattutto a quanti hanno compiti di responsabilità nella Chiesa. E l’obbedienza fiduciosa di Pietro genera un risultato prodigioso: si tratta di una pesca miracolosa, segno della potenza della parola di Gesù: quando ci mettiamo con generosità al suo servizio, Egli compie in noi cose grandi”.
Una serie di cinquanta donne giudice, provenienti da vari Paesi africani, ma anche da Pakistan e Stati Uniti, si è riunita presso la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in Vaticano, dal 12 al 13 dicembre. Lo scopo? Dire “no” alla tratta degli esseri umani.
Papa Francesco ha ricevuto stamane i membri del “Gruppo Santa Marta” che ha dedicato la sessione annuale alla piaga della della tratta di esseri umani e alle moderne forme di schiavitù.
Il dramma dello sfruttamento, che diventa quasi un vero e proprio traffico di esseri umani, che colpisce un settore del lavoro poco conosciuto come quello della pesca, nonostante questo settore sia considerato tra i più pericolosi del mondo. Su tutto questo la Santa Sede punterà i riflettori nel Congresso Internazionale dell’Apostolato del Mare, che si terrà a Kaohsiung, Taiwan, dall’1 al 6 ottobre.
Le parabole del Vangelo di oggi sono al centro della riflessione offerta stamane dal Papa nel corso dell’Angelus. Francesco spiega che per ottenere il Regno di Dio occorre “ricerca e sacrificio” poiché “è offerto a tutti, ma non è messo a disposizione su un piatto d’argento, richiede un dinamismo: si tratta di cercare, camminare, darsi da fare. La ricerca è la condizione essenziale per trovare; bisogna che il cuore bruci dal desiderio di raggiungere il bene prezioso, cioè il Regno di Dio che si fa presente nella persona di Gesù. E’ la scoperta fondamentale, che può dare una svolta decisiva alla nostra vita, riempiendola di significato”.
In Italia ci sono tra 75.000 e 120.000 donne vittime della tratta per sfruttamento sessuale, il 65% è in strada, il 37% è minorenne. I clienti sono 9.000.000 con un giro d’affari di circa € 90.000.000 al mese.
Tutti devono “collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”. Cita l’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ il Pontificio Consiglio per i Migranti nel Messaggio inviato in occasione della Giornata Mondiale della Pesca che si celebra il 21 novembre.
Serve “un impegno concertato, fattivo e costante, sia per eliminare le cause” delle nuove forme di schiavitù, “sia per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta. Il numero di queste vittime cresce, purtroppo, ogni anno. Sono i più indifesi, ai quali viene rubata la dignità, l’integrità fisica e psichica, persino la vita”. Lo ha detto Papa Francesco che ha ricevuto in udienza i Membri del “Santa Marta Group” in occasione della Conferenza contro il traffico di esseri umani.