Tbilisi, 01 October, 2016 / 3:50 PM
Papa Francesco dedica una tappa del suo viaggio in Georgia ai volontari, ai malati, ai disabili e agli operatori sanitari e delle opere di carità che si adoperano ogni giorno con amore per chi ne ha bisogno, senza distinzione di riti, di religione, di razza. Il Papa li ha incontrati tutti davanti al Centro di assistenza dei Camilliani, nel quartiere di Temka, nella periferia di Tblisi.
Tra i presenti: i responsabili e operatori della Caritas, le Suore Missionarie della Carità, le Piccole Figlie di San Giuseppe, l’Associazione Comunità Giovanni XIII e i Camilliani. Ad accogliere Francesco anche il Direttore del Centro di assistenza camilliano e la Direttrice di Caritas Georgia.
I primi missionari Camilliani giunsero a Tbilisi nel 1998 su invito di papa Giovanni Paolo II, il quale affidò loro la conduzione di un Poliambulatorio situato alla periferia Temka.
“La vostra attività – esclama Francesco agli operatori e ai volontari - è un cammino di collaborazione fraterna tra i cristiani di questo Paese e tra fedeli di diversi riti. Questo incontrarsi nel segno della carità evangelica è testimonianza di comunione e favorisce il cammino dell’unità. Vi incoraggio a proseguire su questa strada esigente e feconda: le persone povere e deboli sono la “carne di Cristo” che interpella i cristiani di ogni confessione, spronandoli ad agire senza interessi personali, ma unicamente seguendo la spinta dello Spirito Santo”.
I Camilliani con la collaborazione delle “Figlie di S. Camillo”, dirigono il Poliambulatorio “Redemptor Hominis”, che accoglie giornalmente circa 300 malati. Il complesso sociosanitario, voluto dal Vaticano e realizzato dalla Caritas Italiana e da altri Organismi internazionali cattolici, si estende su un’area di circa 1.000mq e ha un bacino di utenza di circa 400.000 persone. Svolge il suo servizio in favore dei più poveri in forma assolutamente gratuita. Presta la sua opera nelle seguenti specialità: Farmacia, Odontoiatria, Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia, Medicina generale, Chirurgia, Urologia, Cardiologia, Pneumologia, Pediatria, Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Neurologia, Neuropsichiatria, Oculistica, Ecografia, Endoscopia, Laboratorio di Analisi e Radiologia. Il Poliambulatorio in poco tempo è diventato una realtà molto importante nel panorama sanitario della capitale georgiana, e si presenta come esempio per un servizio attento ed accurato nella cura dei malati, per tutta la Nazione.
Papa Francesco al suo arrivo è stato accolto con gioia da numerosi ragazzi disabili, ospiti del Centro, che hanno organizzato uno spettacolo danzante di balli tipici georgiani per l’arrivo “speciale” del Pontefice, che attendevano da tempo, come forte segno di speranza. Anche un volo di colombe ha fatto da contorno alle danze dedicate al Papa. E anche da padre Zurab Kakachishvili, del board di Caritas Georgia: “Papa Francesco, ci dica una parola, per spingerci a continuare su questa strada, anche se spesso la troviamo difficile e piena di ostacoli; e, per aiutarci a migliorare, ci corregga pure”.
La Chiesa georgiana è molto attiva nel campo socio-sanitario che vede impegnati in particolare le Missionarie della Carità, i Camilliani e gli Stimmatini. Molto apprezzata è l’opera svolta dalla Caritas Georgia, ufficialmente riconosciuta come organizzazione non governativa nel 1994 e diretta oggi da don Krzystof Kowal. Numerose le sue attività: dalla gestione di mense per i poveri, di piccoli ambulatori e di scuole professionali nelle zone più disagiate del Paese, all’assistenza ai ragazzi di strada, ai diversamente abili, ai senzatetto e agli anziani. Ultimamente è stato avviato anche un programma di assistenza speciale ai rifugiati dai territori colpiti dai conflitti violenti, in particolare dalla Siria e dall’Iraq.
Poi un pensiero del Papa nel suo discorso è per i malati presenti: “Mi rallegra poter stare un po’ con voi e incoraggiarvi: Dio non vi abbandona mai, vi è sempre vicino, pronto ad ascoltarvi, a darvi forza nei momenti di difficoltà. Voi siete prediletti da Gesù, che ha voluto immedesimarsi nelle persone sofferenti, soffrendo Egli stesso nella sua passione”.
Papa Francesco conclude: “Le iniziative della carità sono il frutto maturo di una Chiesa che serve, che offre speranza e che manifesta la misericordia di Dio. La vostra missione è grande!”.
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