Città del Vaticano , 26 July, 2016 / 12:20 AM
Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) e Banca d’Italia, siglato un accordo di cooperazione. L’Autorità di intelligence e vigilanza finanziaria della Santa Sede, dopo il Protocollo di intesa firmato nel 2013 con l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) per l’Italia, stringe così ancora di più la cooperazione bilaterale con Roma nella lotta ai crimini finanziari.
Con l’accordo – spiega Bruelhart – viene stabilito “un canale istituzionale per lo scambio di informazioni tra l’Aif e la Banca d’Italia, che rafforza ulteriormente la cooperazione tra Santa Sede e Italia nella comune lotta contro gli illeciti di natura finanziaria”.
Rimarca Di Ruzza che l’accordo permette alle due autorità di vigilanza di “monitorare le relazioni tra i rispettivi enti vigilati, favorendo la trasparenza delle attività e la stabilità dei due sistemi finanziari, obiettivi cruciali, considerato anche l’attuale scenario europeo e internazionale”.
Istituita da Benedetto XVI nel 2010 e consolidata da Papa Francesco con lo Statuto del 15 novembre 2015, l’AIF svolge le due funzioni di intelligence (incluso lo scambio di informazioni con le UIF estere) e di vigilanza finanziaria (prudenziale e antiriciclaggio).
Nella prima veste, è parte del Gruppo Egmont dal 2013 e ha siglato Protocolli di intesa con le UIF di numerosi Stati esteri, come – tra gli altri – Italia, Germania, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito, Argentina. Nella veste di autorità di vigilanza, ha siglato accordi di cooperazione con Brasile, Germania, Lussemburgo, Polonia e Stati Uniti.
Un elemento che ha caratterizzato questi passaggi sul piano istituzionale e giuridico è una marcata prospettiva internazionale, rispecchiata anche nella composizione degli organi di governo interni dell’AIF.
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