La Habana, 28 April, 2015 / 5:02 PM
All’ultimo giorno, arrivò l’incontro con Raul. Il Cardinal Beniamino Stella, prefetto della Congregazione del Clero e per anni nunzio a Cuba, è stato in visita pastorale en la isla dal 22 al 28 aprile. Si sperava, per l’ultimo giorno, un incontro con le autorità, tanto che la Conferenza Episcopale Cubana aveva lasciato uno spazio libero nell’agenda. L’incontro è avvenuto, ed è stato di altissimo livello: l’interlocutore del Cardinal Stella è stato Raul Castro, fratello di Fidel e saldo governante della nazione caraibica.
La notizia dell’incontro tra i due arriva dal quotidiano Granma, l’organo ufficiale del Partito Comunista di, che spiega come “durante il cordiale incontro” il Cardinal Stella e Raul Castro “hanno dialogato su temi di mutuo interessa, in particolare sulla prossima visita a Cuba di Sua Santità Papa Francesco.”
È stato un incontro tra due delegazioni. Da una parte, il Cardinal Stella con monsignor Veceslav Tumir, incaricato dei negoziati alla nunziatura apostolia dell’Avana. Dall’altra parte, Raul Castro, il ministro per le Relazioni Estere Bruno Rodriguez Parrilla, e Caridad Diego Bello, capo dell’Ufficio degli Affari Religiosi del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.
C’è molta attesa per la visita del Papa a Cuba, un argomento spesso toccato dai vescovi cubani in questi intensi sei giorni che il Cardinal Stella ha trascorso nell’isola. Partito da Santiago, nell’Est di Cuba, dove ha visitato il santuario della Madonna del Cobre, il Cardinal Stella ha incontrato membri del clero e vescovi fino ad arrivare all’Habana. Lì era stato lasciato uno spazio libero per incontrare le autorità. Ma non si sapeva di quali autorità si sarebbe trattato.
Raccontano che Fidel Castro fosse molto curioso di incontrare i cattolici, e si riuniva con i vescovi per ore, parlando e discutendo, senza freni istituzionali. Ma Raul Castro, il fratello, è diverso. Pianifica gli appuntamenti, ci tiene a dare un senso di istituzionalità forte. Non è un leader carismatico. È un leader politico.
Solo lui poteva terminare la transazione di Cuba verso la riapertura dei pieni rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. La Santa Sede ha fatto da mediatore gradito, sia per gli Stati Uniti e che per Cuba, perché entrambi gli Stati avevano bisogno di un interlocutore terzo e forte. Papa Francesco lo era.
L’inizio del viaggio del Cardinal Stella a Cuba è coinciso proprio con l’annuncio della visita del Papa a Cuba. Ancora non c’è un programma preciso, gli organizzatori vaticani dovrebbero partire in una settimana, per definire il programma della visita.
Durante la sua visita pastorale, il Cardinal Stella ha sottolineato, tra le altre cose, che le difficoltà e la carenza di sacerdoti non sono ostacoli all’evangelizzazione, ma possono essere anche delle opportunità. Durante l’incontro con i sacerdoti di Camagüey, il Cardinale ha a questo proposito fatto l’esempio dell’arcivescovo Adolfo Rodríguez Herrera, figura storica della Chiesa cubana, morto nel 2003.
Il Cardinale ha anche detto che la prossima visita del Papa a Cuba porterà “semi di speranza e amore,” e confidò che la visita possa dare nuovo impulso all’avvicinamento di Cuba agli Stati Uniti.
Il Cardinal Stella è stato nunzio apostolico a Cuba dal 1993 al 1999 e in quella veste partecipò ai preparativi dello storico viaggio di Giovanni Paolo II a Cuba nel 1998. L’attività diplomatica della Santa Sede è sempre stata importantissima per Cuba: il prossimo 7 giugno si festeggiano gli 80 anni di relazioni diplomatiche, che non sono mai state interrotte, nemmeno nel periodo dell’embargo statunitense.
Durante la sua visita a Cuba, il Cardinal Stella ha visitato Santiago de Cuba, Las Tunas, Bayamo, Camagüey e l’Avana. Era stato invitato dalla Conferenza Episcopale del Paese.
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