E’ il decimo viaggio apostolico internazionale quello che Papa Francesco si appresta a compiere a Cuba, negli Stati Uniti e alle Nazioni Unite, dal 19 al 28 settembre prossimi. Lo ha ricordato Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nel briefing di stamane con i giornalisti.
"Leggo tutti i discorsi del Santo Padre, se continuerà a parlare così anch'io che sono comunista ricomincerò a pregare. E non lo dico per scherzo. Quando il Papa verrà a Cuba, prometto di assistere a tutte le messe che celebrerà". Che la frase del Presidente cubano Raul Castro non sia una battuta - dato il contesto ed il luogo in cui è stata pronunciata - è chiaro. Tuttavia parlare di un principio di conversione del leader cubano è probabilmente eccessivo.
Un incontro di un’ora tra i due leader latinoamericani. Da una parte il Papa gesuita argentino, Francesco, e dall’altra il fratello del leader della rivoluzione cubana Raul Castro. In Vaticano una domenica mattina può succedere anche questo, quando politica e “cultura dell’incontro” si uniscono per aprire nuove strade. E a Castro piacciono alcuni passaggi della Evangelii gaudium, come ha detto il Papa regalandola al presidente cubano.
Padre Federico Lombardi ha confermato che "Domenica 10 maggio
All’ultimo giorno, arrivò l’incontro con Raul. Il Cardinal Beniamino Stella, prefetto della Congregazione del Clero e per anni nunzio a Cuba, è stato in visita pastorale en la isla dal 22 al 28 aprile. Si sperava, per l’ultimo giorno, un incontro con le autorità, tanto che la Conferenza Episcopale Cubana aveva lasciato uno spazio libero nell’agenda. L’incontro è avvenuto, ed è stato di altissimo livello: l’interlocutore del Cardinal Stella è stato Raul Castro, fratello di Fidel e saldo governante della nazione caraibica.