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Papa:"Alle nozze di Cana siamo tutti invitati, il vino nuovo non viene più a mancare!"

Le nozze di Cana, non sono solo il semplice racconto del primo miracolo compiuto da Gesù. E' l'argomento della catechesi di Papa Francesco nell'Udienza generale di mercoledì 8 giugno. Sono tanti i fedeli accorsi al consueto appuntamento in Piazza San Pietro;alcuni bambini sono saliti sulla papamobile, accompagnando Francesco lungo tutto il tragitto dei saluti ai pellegrini.

Prima di cominciare la sua catechesi, il Papa saluta un gruppo di coppie che celebrano 50 anni di matrimonio: "Quello si che è il vino buono della famiglia, la vostra è una testimonianza che gli sposi novelli e i giovani devono imparare!".

Il Papa, dopo aver parlato nelle scorse udienze della misericordia, si sofferma sul primo miracolo di Gesù. "Giovanni li chiama segni - sottolinea Francesco - perchè Gesù non li fece per suscitare meraviglia, ma per rivelare l' amore del Padre".

"Si tratta di una sorta di “portale d’ingresso” - dice il Papa riferendosi al miracolo dell'acqua che si tramuta in vino - in cui sono scolpite parole ed espressioni che illuminano l’intero mistero di Cristo e aprono il cuore dei discepoli alla fede".

"Gesù con i suoi discepoli", è la prima espressione del Vangelo di Giovanni in cui si sofferma Francesco: "Coloro che Gesù chiama a seguirlo, come una comunità e come un' unica famiglia sono invitati alle nozze. Dando avvio al suo ministero pubblico nelle nozze di Cana, Gesù si manifesta come lo sposo del popolo di Dio, annunciato dai profeti, e ci rivela la profondità della relazione che ci unisce a Lui: è una nuova Alleanza di amore. Cosa c’è a fondamento della nostra fede? Un atto di misericordia con cui Gesù ci ha legati a sé".

Poi il Papa spiega il rapporto tra Dio e l'uomo: "E' come la storia di due innamorati, Dio e l'uomo si cercano, si trovano, si celebrano e si amano. Tutto il resto viene come conseguenza di questa relazione".

Durante il banchetto ci si accorge che manca il vino. "Elemento tipico del banchetto messianico - dice il Papa - perchè l'acqua è necessaria per vivere, ma il vino esprime abbondanza e gioia della festa. I novelli sposi si vergognano di questo! Immaginate voi di finire la festa di nozze bevendo tè, il vino è necessario per la festa!".

Le parole che Maria rivolge ai servitori coronano il quadro di Cana: "Qualsiasi cosa vi dica fatela"! Sono le ultime sue parole - rammenta Francesco - riportate dai Vangeli, sono la sua eredità che consegna a tutti noi, perchè la Madonna ci dice che qualsiasi cosa Gesù vi dica e vi chieda, fatela!"

A Cana i servitori obbediscono. E l'acqua si trasforma in vino nuovo buonissimo. "In queste nozze davvero viene stipulata una nuova Alleanza - rammenta il Papa - alla Chiesa è affidata la nuova alleanza, servire il Signore significa ascoltare e mettere in pratica la sua parola. Attingere dall'anfora è affidarsi alla Parola di Dio. Anche noi possiamo esclamare: tu hai tenuto da parte il vino buono, il Signore continua a riservare quel vino buono per la nostra salvezza".

Conclude il Papa la sua catechesi: "Le nozze di Cana sono di più del racconto del primo miracolo di Gesù. Come uno scrigno, Egli custodisce il segreto della sua persona e lo scopo della sua venuta: l’atteso Sposo dà avvio alle nozze che si compiono nel Mistero pasquale. In queste nozze Gesù lega a sé i suoi discepoli con una Alleanza nuova e definitiva. A Cana i discepoli di Gesù diventano la sua famiglia e nasce la fede della Chiesa. A quelle nozze tutti noi siamo invitati, perché il vino nuovo non viene più a mancare!".

Nel saluto finale dell'Udienza, il Papa ha ringraziato l'Azione Cattolica, che oggi rilancia alle ore 12 la preghiera di un minuto per la pace nel mondo.

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