Città del Vaticano , 10 May, 2016 / 12:00 AM
Fratel Salomone è il primo lasalliano a morire martire di Cristo ed essere riconosciuto come tale. Papa Francesco ha autorizzato il suo decreto di santificazione.
Beato Salomone (Guillaume-Nicolas-Louis) Leclerq appartiene alla Rivoluzione Francese, i fautori di questa, dopo l’abbattimento della monarchia capitingia, individuarono quale principale bersaglio la Chiesa cattolica. I sacerdoti ed i religiosi dovevano dunque prestare giuramento di fedeltà alla Costituzione, pena l’esilio, la prigione o addirittura la morte.
Il primo lassalliano a subire il martirio in tali circostanze fu proprio Fratel Salomone, nato a Boulogne-ser-Mer il 15 novembre 1745 ed entrato nel noviziato il 25 marzo 1767.
Avendo rifiutato di prestar giuramento, si trovò a vivere da solo a Parigi in stato di clandestinità. Fu arrestato e rinchiuso nel convento dei carmelitani di Parigi, riorganizzato come prigione, con numerosi altri compagni. Il 2 settembre seguente quasi tutti i prigionieri, tra i quali appunto Fratel Salomone, furono massacrati a colpi di spada nei locali e nel giardino del convento.
Furono beatificati il 17 ottobre 1926 da Papa Pio XI unitamente ad un gruppo complessivo di 191 vittime dei massacri di settembre. La sua festa si celebra il 2 settembre.
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