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Il campanile più piccolo di Roma? A Trastevere, nella chiesa di San Benedetto

Il libro del Guinness dei Primati la definisce come “La più antica campana da torre conosciuta”.

E’ il campanile più piccolo della Capitale e misura appena quarantacinque centimetri di diametro e fa parte della chiesa di San Benedetto in Piscinula a Trastevere.

Oltre ad essere la più piccola, la campana di questa caratteristica chiesa trasteverina è anche la più antica (datata 1069 )e in stile romanico.

Per via delle sue piccole dimensioni, la campana scampò al sacco di Roma del 1084, durante il quale, Roberto il Guiscardo distrusse tutte le campane dell’Urbe. Le sue minuscole misure la salvarono dalla cupidigia dei normanni, di cui furono oggetto le campane più grandi, quelle dal suono più potente.

La storia della Chiesetta di San Benedetto in Piscinula è altrettanto ricca di storia e curiosità. Con più di mille anni di storia, la chiesa è un tesoro artistico medievale di Roma.

Si trova in un luogo dove prima era eretta la “Domus Aniciorum”, la villa dell'importante famiglia degli Anicii, alla quale apparteneva San Benedetto di Norcia.

È proprio qui che l’abate soggiornò a Roma, intorno all'anno 480, per motivi di studio. Ancora si mostra un cubicolo dove il futuro monaco avrebbe abitato, una cella, prima di diventare eremita a Subiaco, pregando l'immagine della “Madonna della Misericordia” che, a sinistra dell'ingresso, è il luogo più rilevante e suggestivo della chiesa.

Si legge nell'oratorio della chiesa di San Benedetto "Questi mattoni, parte delle antiche mura sulle quali fu costruita la chiesa, sono i soli ruderi visibili della Domus Aniciorum, unici testimoni della presenza, intorno al 495 d.C. di un giovane di famiglia patrizia chiamato Benedetto, il quale si era recato da Norcia a Roma, secondo la consuetudine del tempo, per prepararsi alla carriera senatoria. Da qui partì per Affile, città dove ebbe luogo il suo primo miracolo conosciuto. Raggiunse poi Subiaco, dove iniziò la sublime avventura contemplativa della famiglia benedettina, diventando così, per la posterità, il Santo e Glorioso Patriarca del monachesimo occidentale.".

Nei primi tempi, la chiesa fu dedicata alla Santa Vergine Maria, solo dopo ricevette il titolo di San Benedetto, dato dai devoti del Santo. Il nominativo Piazza “in Piscinula” è dovuto al fatto che in questo luogo un tempo esistevano degli stabilimenti balneari detti appunto piscinule, cioè piccole piscine balneari.

Il Cardinale Camillo Ruini ha affidato ufficialmente agli Araldi del Vangelo, il 31 maggio 2003, la Chiesa di San Benedetto in Piscinula.

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