Città del Vaticano , 27 April, 2016 / 9:00 AM
C’è una chiave musicale che segna la teologia e il pontificato di Benedetto XVI, ed è l’amore. Quello della Deus caritas est, la prima enciclica di Papa Benedetto che ha appena compiuto 10 anni. A questo testo lo scorso novembre è stato dedicato un convengo e oggi vengono pubblicati gli atti.
Per presentarli il cardinale Kurt Koch presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, che ha riletto il testo del Pontefice seguendo appunto il filo conduttore dell’amore. Partendo dai primi testi del teologo Ratzinger fino alla enciclica.
Dio si è rivelato come amore, spiega il cardinale e la novità è un amore che è diventato uomo. Un amore che può donare solo chi lo ha ricevuto, e proprio per questo l’amore verso il prossimo deriva dall’amore che Dio ha per noi.
E anche in questo si comprende come secondo Benedetto XVI il servizio reso al prossimo ci fa capire come Dio ci ama.
Adorazione di Dio ed Eucaristia, e quindi servizio e comunione grazie all’incontro con Gesù, un avvenimento, una persona, la vera novità del Nuovo Testamento.
Fede e amore che si illuminano a vicenda per dare una testimonianza concreta, che diventa evangelizzazione, annuncio, missione.
L’Eucaristia diventa così fondamento dell’ azione sociale. Anche perché la Chiesa non può bastare a se stessa e l’ etica cristiana è l’insegnamento della vita felice, di ciò che l’amore è nel profondo. Un’etica dialogica, la risposta dell’uomo all’amore di Dio.
E questo, ha ricordato Koch, ha un profondo senso ecumenico perché è la base stessa del ministero petrino e la base della fede cristiana.
E l’amore è il tema in perfetta continuità tra Benedetto e Francesco, tanto che un libro di Papa Francesco usa una frase di Benedetto nel titolo: Il nome di Dio è misericordia.
Il libro che raccoglie i testi del convegno “ Deus caritas est, porta di misericordia”, edito dalla Libreria editrice vaticana e dalla Fondazione Ratzinger, mette bene in evidenza gli aspetti politici e sociali oltre che teologici della enciclica.
Müller, Scola, Cordes, Koch, Sarah, Ranjith sono alcunei dei cardinali che intervengono con i loro testi al fianco di personaggi come Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica italiana e amico di Benedetto XVI.
Molti altri gli autori, tra i quali l’arcivescovo Fisichella e i due curatori del volume, Markus Graulich e Ralph Weimann che fa parte anche del circolo che riunisce gli studiosi e alcuni studenti del teologo Ratzinger, il mitico Schulerkreis.
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