Città del Vaticano , 12 April, 2017 / 4:00 PM
La basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore è stazione quaresimale il mercoledì della Settimana Santa e di nuovo il giorno di Pasqua. Si può dire che la basilica è stata segnata dagli Anni Santi. Già nel primo Anno Santo del 1300, formalmente indetto solo il 22 febbraio 1300 quando era ormai già in corso, la basilica si presenta in una nuova veste spettacolare, preparata pochi anni prima da Papa Niccolò IV.
Si aggiunge un transetto all’antica basilica a tre navate, e la nuova abside viene ornata con lo stupendo mosaico di Jacopo Torriti che rappresenta l’Incoronazione della Vergine. Viene costruita una nuova cappella alla destra della basilica con un presepe di Arnolfo di Cambio. La cappella non esiste più perché viene sostituita dall’attuale Cappella Sistina da parte di Papa Sisto V nel XVI secolo. Un altro mosaico altrettanto spettacolare di Filippo Rusuti viene posto nella parte alta della facciata e racconta la leggenda della fondazione della basilica. La Madonna sarebbe apparsa in sogno a papa Liberio e al patrizio Giovanni spiegando che un miracolo avrebbe indicato il posto dove costruirle una basilica.
La mattina del 5 agosto una nevicata miracolosa sull’Esquilino indica il posto scelto dalla Madonna, e Papa Liberio avrebbe tracciato nella neve il perimetro della nuova basilica, costruita poi grazie al finanziamento di Giovanni. Per l’Anno Santo del 1750 Benedetto XIV commissiona invece a Ferdinando Fuga di costruire l’attuale portico con una loggia per le benedizioni, che nasconde buona parte del mosaico medievale della facciata.
Nel portico del Fuga si trova la Porta Santa della basilica, opera di Luigi Enzo Mattei, offerta alla basilica dall'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che è stata montata dopo la fine dell’Anno Santo del 2000 ed è stata benedetta da Giovanni Paolo II l'8 dicembre del 2001 e che ora viene usata per la prima volta per l’Anno della Misericordia.
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