Goa, 20 March, 2025 / 9:00 AM
San Giuseppe Vaz (1651-1711) è stato il rimo indiano ad essere canonizzato. Sacerdote dal 1676 nella congregazione di San Filippo Neri, fu missionario a Ceylon, nell’attuale Sri Lanka, a rischio della vita per gli olandesi della Compagnia delle Indie avevano espulso i missionari e minacciato di morte qualsiasi prete fosse stato sorpreso sull’isola. Lui riuscì a portare il suo aiuto in maniera clandestina, arrivando fino alla capitale Colombo e traducendo il Vangelo in tamil e cingalese.
Papa Francesco lo ha canonizzato nel 2015, ma la devozione per il santo è fortissima.
Tanto che il 9 marzo, nello Stato indiano di Goa, più di 28 mila cattolici locali hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare verso il santuario di San Giuseppe Vaz.
Il tema del pellegrinaggio era: “Come pellegrini nella speranza, proclamiamo la Buona Novella”. Il cardinale Filipe Neri Ferrao, arcivescovo di Goa e Daman e presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali di Asia, ha esortato i partecipanti alla conversione pastorale e al rinnovamento spirituale in un mondo “spesso caratterizzato da frenesia e distrazione”.
Il santuario di San Giuseppe Vaz si trova a Sancoale, in una chiesa antica designata come luogo di pellegrinaggio diocesano nell’anno del giubileo. I 28 mila sono partiti alle due di notte, e si sono recati al santuario in processione camminando per 15 chilometri, arrivando intorno alle cinque del mattino per poi sprofondare in una adorazione eucaristica e quindi nella messa celebrata dal Cardinale Ferrao.
Durante il cammino, i pellegrini erano invitati a meditare sul mistero della Croce, attraverso diverse tappe che rappresentavano scene della Passione di Cristo.
Al termine del viaggio, durante l'omelia, il vescovo Simiao Purificao Fernandes, ausiliare di Goa e Daman, ha invitato i pellegrini ad accogliere la Parola di Dio come "fonte di forza di fronte alle tentazioni e alle prove che verranno", e li ha anche incoraggiati a diventare "apostoli della speranza", invitando i partecipanti ad annunciare il Vangelo in tutti gli aspetti della loro vita (nelle loro famiglie, nella società e perfino nel loro rapporto con la natura).
Traendo ispirazione da San Giuseppe Vaz, a cui è dedicata la chiesa di Sancoale, il vescovo ha sottolineato l'importanza della gratitudine, dell'umiltà e del rispetto in questo apostolato. Ha inoltre aggiunto che in questo Anno Giubilare "siamo chiamati a camminare con noi stessi, con gli altri e con speranza".
Al termine del pellegrinaggio, il cardinale Ferrao ha invitato i pellegrini a seguire l'esempio di Cristo "che ha camminato come un pellegrino di speranza nel suo mondo".
La tradizione del pellegrinaggio è piuttosto recente e risale al 2019. L’arcidiocesi comprende il piccolo stato indiano di Goa, a sud del territorio di Daman e Diu, sulla costa occidentale dell'India. Goa, ex colonia portoghese, conta circa 500.000 cattolici su una popolazione di circa 1,8 milioni. Ancora oggi è una roccaforte del cattolicesimo nell'Asia meridionale.
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