sabato, dicembre 14, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

La pietà popolare in Italia, espressione di fede e momento di raccoglimento

Papa Francesco sarà in Corsica questa domenica e il tema principale di cui si parlerà sarà la religiosità popolare. L'Italia, da secoli, è espressione della pietà popolare. Attraverso gesti, processioni, reliquie, tradizioni, la nostra penisola parla e comunica la fede.

Papa Francesco ha scelto di recarsi in Corsica proprio per elogiare e dare spazio alla religiosità popolare. Durante i primo Convegno internazionale per i rettori e gli operatori dei santuari, nel novembre 2018, il Papa aveva infatti dichiarato che “santuari sono insostituibili perché mantengono viva la pietà popolare”, sono i luoghi dove “il nostro popolo più volentieri si raccoglie per esprimere la propria fede nella semplicità" e che la gente nei santuari, nelle chiese, durante le benedizioni "vuole toccare. Questo, il senso più religioso del tatto. La gente tocca le immagini … Tocca, tocca. Tocca Dio”.

E l'Italia di questa espressione concreta della fede ne ha fatto davvero una caratteristica importante. Iniziamo con il citare la devozione mariana. La "pietà mariana" invade le nostre città e i nostri paesi da Nord a Sud. Pensiamo alla Madonna nera di Loreto. La tradizione popolare della Traslazione della Santa Casa della Madonna di Nazareth che sarebbe stata trasportata dagli angeli, dalla Terra Santa fino a Loreto, è nel cuore di tutti. Per ricordare l'evento,( lo abbiamo celebrato da poco il 10 dicembre )vengono accese fiaccole notturne e fuochi splendenti per far luce, simbolicamente, agli angeli trasportatori della sacra reliqua e vengono chiamati "i fuochi della Venuta".

Una storia meravigliosa è anche quella della Madonna di Pompei. In Italia l'espressione èiù famosa della pietà popolare al Santuario della Vergine della Madonna di Pompei è "la Supplica". Questa è una vera e propria "pratica devozionale" che viene recitata l'8 maggio (giorno in cui ebbe inizio nel 1876 la costruzione della basilica) e la prima domenica di ottobre alle ore 12 davanti all'immagine della Madonna di Pompei.

In Italia poi esistono le cosiddette "feste patronali", feste dedicate al santo patrono o patrona della città in cui si è nati. Ce ne sarebbero un'infinità da menzionare, ma quelle più sentite sono senza dubbio al Sud. Le più "scenografiche" e anche le più emozionanti. Il bello della religiosità popolare, soprattutto del Sud Italia, è saper unire sacro e profano. Per profano si intendono simboli che accompagnano la festa come luminarie da sogno, bancarelle ricche di piatti e prelibatezze regionali, musica, giostre, danze e fuochi d’artificio, mostre culturali, rassegne, fotografie.
Tutto il mondo conosce la festa di San Gennaro a Napoli. Nel Duomo di Napoli, il sangue di San Gennaro, patrono della città, ogni anno ripete il miracolo di liquefarsi. Fedeli, curiosi, turisti attendono questo momento di fede davvero singolare.

Le feste patronali in Italia sono importanti perchè riuniscono le comunità, le rendono collaborative e sono un momento di profonda commozione e raccogliemento che aiuta i fedeli a sentirsi parte di un tutto che è la Chiesa.

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