lunedì, dicembre 09, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Concistoro, il Cardinale Reina: "Non è tempo di privilegi, è tempo del servizio"

Tra i 21 cardinali creati sabato scorso da Papa Francesco figura anche Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Siciliano, 54 anni, è arrivato a Roma poco più di due anni e da allora la vita del neo porporato – come racconta lui stesso in questa intervista ad ACI Stampa -  è completamente cambiata.

Assolutamente sì. Sono arrivato due anni fa: a maggio del 2022 dopo un breve servizio al Dicastero per il Clero la nomina a vescovo ausiliare di Roma, poi l'ordinazione episcopale a fine giugno successivo e poi tutto il resto. Sono grato al Santo Padre per tanta fiducia. Ho cercato di spendermi come ho potuto, con le mie forze, con la mia esperienza.

Cosa cambia adesso con la porpora?

La porpora ha un colore assai simbolico, almeno stando alla simbologia biblica, il colore del sangue, il colore del martirio. Tante volte Papa Francesco, consegnando la berretta cardinalizia ha sottolineato questo valore della porpora: non è tempo di privilegi, ma è tempo di un servizio reso dando la propria vita. E quindi è quello che intendo fare:  vado a dare la mia vita per questa Chiesa di Roma che ho imparato ad amare già due anni fa.

Il suo servizio della Chiesa di Roma, come cardinale in che modo cambierà? Aumenterà anche in vista degli impegni che ci saranno da qui a pochi giorni, con il Giubileo?

 Si. Il vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma prova a prestargli aiuto perché il vescovo di Roma è il Santo Padre e il vicario è colui che porta avanti, in nome e per conto del Santo Padre, la pastorale. Quindi il coordinamento pastorale delle parrocchie, l'attenzione ai preti di questa città, tutto il cammino del Giubileo:ormai ci siamo, mancano veramente pochi giorni e quindi sarà un grande lavoro, però conto su una rete di collaborazione molto ampia, persone molto qualificate, quindi mi sento molto sereno,

Nel collegio cardinalizio dovrà sperimentare  la sinodalità che il Papa chiede con grandissima frequenza ai vescovi.

Assolutamente sì. Già nei prossimi giorni faremo un incontro a San Giovanni Laterano per approfondire il documento finale e dell'Assemblea Sinodale e proviamo a entrare nel merito delle questioni che il Santo Padre ha posto. Proprio una cultura, una mentalità sinodale che prova a fare dell'ascolto di Dio e dell'ascolto dei fratelli i punti di forza.

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