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Un servizio di EWTN News

La Biblioteca Apostolica Vaticana, “la cultura come alimento di fede e speranza”

“La Biblioteca Apostolica Vaticana per la crescita di un nuovo umanesimo”, questo il tema della conferenza stampa di oggi presso la Sala stampa della Santa Sede. La Biblioteca Apostolica Vaticana ormai da decenni rappresenta un ponte culturale, diplomatico, sociale tra tante altre istituzioni.

Monsignor Angelo Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, racconta ai presenti le iniziative e le novità della Biblioteca Vaticana.

Per Monsignor Zani questa è un’occasione per raccontare “le iniziative per l’anno giubilare, utilizzare la cultura come alimento della fede e della speranza, il ruolo coesivo della cultura”.

“La Biblioteca fondato da Papa Niccolò V e successivamente sviluppata da altri Pontefici é sempre stato uno strumento di dialogo con tutte le istituzioni del mondo”, ricorda Monsignor Zani.

“Nelle sale dove accogliamo gli studiosi abbiamo 10.000 accessi annui e tra le collezioni ci sono 100.000 mila manoscritti, 300.000 monete e medaglie, 150.000 stampe e disegni e oltre 200.000 fotografie”, ecco alcuni numeri presentati oggi.

“Un laboratorio costante, sempre in evoluzione con progetti e iniziative, vivace sede di scambio, dialogo, confronto, la disponibilità a collaborare con tante istituzioni. Nel 2024 in sintesi abbiamo avuto una serie di iniziative. I rabbini per esempio frequentano la nostra biblioteca. Poi il viaggio in Iraq per partecipare ad un festival internazionale. L’incontro più recente che abbiamo avuto è stato l’incontro che si è svolto a novembre con la Pontificia Accademia delle scienze, sulle biblioteche in dialogo”, ricorda monsignor Zani elencando tutti i nomi delle iniziative.

“Le biblioteche che guardano anche ai problemi di oggi e cercano di ricostruire fratture sociali”, sottolinea l’Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

Sono state prestate opere per le mostre più importanti nel mondo.

Una iniziativa in particolare viene presentata oggi in Sala stampa vaticana da Monsignor Zani.

L’iniziativa, intitolata “PAROLE APERTE. Lessico giubilare per il nostro tempo”, mira a “rafforzare la speranza in un tempo di disorientamento delle coscienze valorizzando la connessione con la Vaticana, che nelle sue collezioni testimonia l’eccellenza dell’ingegno umano e al tempo stesso incarna un apprezzato punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca e la formazione”.

Sono previsti otto incontri presso il Salone Sistino della Biblioteca, con accesso gratuito e su invito personale, che avranno come oggetto otto parole scelte in aderenza con il messaggio espresso dalla Bolla di indizione del Giubileo. Ogni parola sarà analizzata nel corso di una conferenza da parte di uno specialista di diversi ambiti disciplinari, eventualmente affiancato da un discussant; seguirà la lettura di alcuni brani tratti da testi conservati presso la Biblioteca e selezionati in coerenza con il tema individuato, interpretati da professionisti italiani e stranieri, con accompagnamento musicale. Saranno di volta in volta recitati, secondo la parola prescelta, testi poetici e teatrali del giovane Karol Wojtyla, testi di Papa Francesco e di Jorge Luis Borges con l'intervento di un cantante argentino come omaggio al Santo Padre, e uno speciale evento sarà dedicato in maggio alla Madonna, con canto lirico e laudi. Gli incontri prenderanno avvio il 13 dicembre 2024 (visioni), e proseguiranno nel 2025 con appuntamenti ricorrenti il 14 febbraio (viaggio), il 14 marzo (silenzio), il 9 maggio (Parola), il 13 giugno (intelligenza), il 10 ottobre (carità), il 21 novembre (umanesimo) e il 12 dicembre 2025 (speranza).

Don Mauro Mantovani Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana e Direttore della Scuola Vaticana di Biblioteconomia,ci tiene a ricordare che la Biblioteca conserva la prima Bolla di indizione del Giubileo.  E racconta un’altra iniziativa speciale.

Infatti “per tutto il 2025 sarà poi allestita in Vaticana una grande mostra, che continua, e al contempo rinnova, l’appuntamento che ormai dal 2021 la vede impegnata nel fecondo dialogo con gli artisti contemporanei, coi quali mette a confronto il proprio patrimonio storico. Il tema prescelto è quello dei “giri del mondo”, che presero a moltiplicarsi nel corso degli ultimi decenni del XIX secolo, anche sull’onda delle possibilità offerte dai nuovi mezzi di trasporto. La mostra illustrerà i viaggi del diplomatico italiano Cesare Poma (1862-1932), dall’eredità del quale la Vaticana ha ricevuto, e presenta per la prima volta, una formidabile collezione di giornali provenienti dalle più remote parti del mondo e stampati in molte lingue, con interessantissimi casi di combinazione tra lingua e alfabeto diversi”.

 

 

 

 

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