giovedì, novembre 21, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

A colloquio con Fabio Cittadini: un’ora di religione per comprendere la storia

Fabio Cittadini

“Ogni docente lo sa. Non è facile far comprendere un personaggio storico vissuto in un’epoca totalmente diversa dalla nostra. Anche perché le logiche politiche, economiche e religiose possono essere diverse. Non è facile andare al di là, oltre gli stereotipi, i pregiudizi, il ‘mito’ che si è creato attorno ad un personaggio. Tanto se più questo è Francesco d’Assisi o Martin Lutero. Non è facile, però è possibile”.

Iniziamo il dialogo con il Professor Fabio Cittadini, docente nei licei ed assistente all’Università Cattolica, che ha coinvolto gli studenti liceali in un ‘lavoro’ su san Francesco e Lutero: “Quanto è avvenuto quest’anno scolastico al liceo Bottoni di Milano con alcune terze è stato un esperimento che il professore di religione ha replicato, ma con un occhi diverso. Prima di tutto si è trattato di far comprendere cosa animava profondamente sia Francesco sia Lutero, cosa davvero li ha resi e li rende unici, perfino attuali. Inoltre si è dovuto lavorare sui ragazzi per togliere dalla testa alcune idee strane come la questione della ricchezza”.

 

Come è nato il ‘progetto’?

“Anni fa, quando eravamo in piena pandemia, ho notato che i miei studenti creavano dei video con un collega ed erano ben fatti. Mi sono chiesto: ‘Perché non farlo anche io?’. Così nel 2023 ho iniziato a proporre ad alcune classi seconde questa possibilità”.

 

Perché la scelta è caduta su Francesco e Lutero?

“In terza superiore la programmazione prevede di trattare della storia della Chiesa. Io mi sono concentrato su queste due grandi figure anche perché, studiandole bene e documentandomi, presentano tratti di sorprendente attualità”.

 

Come è avvenuto il lavoro con gli studenti?

“Io ho proposto loro di approfondire un aspetto di uno dei due personaggi scelti (o Francesco o Lutero). A gruppi, poi, in classe abbiamo lavorato insieme per elaborare un canovaccio, se così si può dire, di quello che avrebbero detto nel video, cercando di rimanere sotto i cinque minuti”.

 

Come hanno reagito gli studenti alle proposte?

“In modo diversificato. C’è chi addirittura da tempo mi chiedeva di rifare i video. C’è chi ha reagito in modo svogliato. Tuttavia hanno capito tutti che un personaggio storico ha diverse sfaccettature, è in qualche figlio del suo tempo”.

 

Quale è il compito di un professore di ‘religione’ nella scuola?

“Cercare di far comprendere che la vita ha un senso, mettendo gli studenti a contatto con le grandi tradizioni religiose. Faccio un esempio. Quando parlo dei primi secoli del cristianesimo, dove migliaia di cristiani sono morti per la loro fede, la domanda che poi rivolgo a gli studenti è: E tu per cosa/per chi sei disposto a perdere la tua vita?”

 

E c’è anche un canale YouTube: quale ‘lavoro’ c’è dietro ai video pubblicati?

“Sì, il canale si chiama ‘Theological Mind’. Su questo canale ho caricato i video più belli e significativi svolti dagli studenti perché loro per primi  devono essere consapevoli che si possono fare video intelligenti e non solo stupidi”.

 

Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica

Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.

Clicca qui

La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!

La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.

Donazione a CNA