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Note storiche, quei signori in frac che accolgono i capi di stato al cortile di San Damaso

A volte quando si parla di personaggi della politica o della nobiltà europea si dice che sono persino "gentiluomini di Sua Santità", e che questo titolo è stato concesso per ringraziare il personaggio noto per qualche servizio reso alla Santa Sede.

Vediamo bene allora di cosa si tratta, per togliere quel velo che copre con una nebbia di mistero qualcosa che misterioso non è.

La definizione attuale di Gentiluomini di Sua Santità risale al Motu Proprio di Paolo VI Pontificalis Domus del 28 mar. 1968. Racchiude altri titoli desueti: i Camerieri Segreti di Spada e Cappa Partecipanti; i Camerieri Segreti di Spada e Cappa; i Camerieri d'Onore di Spada e Cappa.

A seguito dello scioglimento dei Corpi Armati Pontifici, avvenuto il 15 sett. 1970, sono stati annoverati tra i Gentiluomini di Sua Santità le Guardie d'Onore, precedentemente nominate Guardie Nobili Pontificie, e gli Ufficiali superiori della Guardia Palatina d'Onore. In pratica un modo per semplificare ma senza dimenticare storia e tradizione.

Il titolo di Gentiluomo di Sua Santità non decade con la Sede Vacante. E questo lo rende molto interessante.

Ma la storia di questo titolo ha radici tutte da scoprire. Ad esempio i Camerieri Segreti di Spada e Cappa Partecipanti. Camerieri partecipanti laici, già figurano nel Catalogo di Paolo IV (1555). Essi traggono il nome dal loro vestito. Di questa dignità erano decorati, fra gli altri, il Foriere Maggiore, titolo che rimonta a Sisto V. A lui apparteneva la soprintendenza delle fabbriche, acque e suppellettili del Palazzo, ed era coadiuvato dal Sotto-Foriere e dal Foriere.

Le sue attribuzioni furono regolate da Gregorio XVI (10 dic. 1832) e dal Regolamento di Leone XIII (1882).

C'era poi il Cavallerizzo Maggiore (Praefectus stabuli) era soprintendente delle scuderie palatine. Il Prior stabuli viene già ricordato nel 590. Il titolo successivo risale al pontificato di Benedetto XII. Per disposizione di Leone XII e Gregorio XVI (1832) egli prendeva parte nell'amministrazione del S. Palazzo. La carica cessava con la morte del Pontefice.

E infine il Sopraintendente Generale delle Poste (Praefectus tabellariorum), anticamente chiamato prepositus cursus publici, aveva sotto di sé i corrieri straordinari, le staffette e le poste di cavalli, accompagnava il Pontefice viaggiante, apriva e chiudeva lo sportello della carrozza pontificia. Delle sue prerogative trattano varie Cost. di Sisto V, Clemente VIII, Gregorio XV, Pio VI, Pio VII, Pio VIII. I Camerieri Segreti di Spada e Cappa esistevano sotto Urbano VIII.

Quando i Camerieri segreti partecipanti erano impediti di prestare servizio, prendevano i loro posti i Camerieri segreti non partecipanti. Questi erano distinti in Camerieri de numero, e facevano servizio ordinario in Anticamera (essi erano nominati a vita dal Pontefice con biglietto della Segreteria di Stato e facevano servizio in tutte quelle cerimonie che si svolgevano Sede Vacante); e in Camerieri soprannumerari, i quali coadiuvavano i Camerieri de numero in Anticamera e in altre funzioni. Tutti i Camerieri de numero e soprannumerari dovevano essere nobili o almeno personaggi distinti per posizione sociale.

I Camerieri d'Onore di Spada e Cappa. Di questi non si hanno notizie certe prima di Paolo IV (1555). Formavano due classi: de numero e soprannumerari; prestavano servizio nella sala del trono e nelle altre funzioni secondo gli ordini dei Superiori.

Tutti incarichi che avevano uno scopo preciso nella vita quotidiana del Vaticano e della Santa Sede che con il tempo sono stati assorbiti dal quello che ora è il Governatorato della Città del Vaticano. Uffici soppressi nel 1968.

Oggi, come ricorda l' Annuario Pontificio, "la dignità di Gentiluomo viene conferita, con Biglietto della Segreteria di Stato, a persone che si distinguono per prestigio personale e che hanno acquisito particolari benemerenze verso la Santa Sede.

I Gentiluomini, durante i servizi ai quali sono chiamati, vestono il frac e indossano, segno della loro dignità, il collare d'oro già usato dai Camerieri di Spada e Cappa. Essi dipendono dalla Prefettura della Casa Pontificia che ne predispone i servizi.

Durante le Celebrazioni Liturgiche Pontificie accolgono i personaggi di riguardo e i membri del Corpo Diplomatico accompagnandoli ai posti loro riservati. Partecipano alle cerimonie civili ed alle udienze papali, nonché ai ricevimenti di Capi di Stato, Capi di Governo ed altre eminenti personalità, come pure degli Ambasciatori che si recano in Vaticano per la presentazione delle Lettere Credenziali. In occasione delle visite di Stato e delle Credenziali rilevano gli Ospiti alle loro residenze in Roma e li guidano fino all'Appartamento pontificio per poi accompagnarli di nuovo alle loro sedi". Li vediamo spesso nelle foto ad accogliere presidenti e ministri nel Cortile di San Damaso.

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