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Un servizio di EWTN News

Diario del Sinodo, il diacono come "ponte" e il "ministero dell'ascolto" alle donne

Siamo arrivati alla metà di questa settimana del Sinodo 2024. Oggi dopo la preghiera, al via la 6a Congregazione Generale e alcuni interventil iberi. Nel pomeriggio anche la Santa Messa con i Membri sinodali presso l'Altare della Cattedrale. Infine, nella serata, il Forum teologico-pastorale presso l'Augustinianum.

Nel consueto briefing in Sala Stampa per fare il punto presenti Mons. Inácio Saure, Arcivescovo di Nampula, Mozambico, Mons. Luis Fernando Ramos Pérez, Arcivescovo di Puerto Montt in Cile e il Diacono Geert De Cubber, testimone del processo sinodale, rappresentante dell'Europa.

Sheila Peres, Communications Officer “Southern African Catholic Bishops’ Conference” Segretario della Commissione per l’Informazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi ha raccontato come stanno procedendo i lavori e quali sono stati i temi principali di ieri e oggi. "Sono stati 343 i membri presenti in Aula Paolo VI, il Papa non c'era perchè impegnato nell'Udienza Generale", dice la Perese. Tutti i membri si sono concentrati sul tema del discernimento ecclesiale, sul ruolo dei ministri ordinati. "Circa 70 gli interventi 36 di questi sono stati liberi. Poi il confronto tra i vari tavoli. Si è parlato del ruolo dei laici: il loro coinvolgimento nei processi decisionali", racconta ancora Sheila Peres.

Si è parlato di incoraggiare la collaborazione tra sacerdoti e laici, uomini e donne nei ruoli di leadership. La presenza dei laici è indispensabile, il vescovo decide, ma è il popolo di Dio che si deve sentire responsabile nella scelta dei candidati.

Tra le proposte quella di approfondire il ruolo dei laici nella loro parrocchia, perchè molti laici possono svolgere funzioni importanti nella comunità. Per quanto riguarda le donne ci sono state varie proposte: evitare qualunque tipo di discriminazione sessuale per riconoscere il vero contributo donne, affidare alle donne un proprio "ministero" . "Pensare all'ascolto come un ministero femminile, le donne che sanno ascoltare ascoltano in modo diverso e potrebbero farlo in modo diverso anche come confessione. Le donne nella diplomazione anche in un mondo diviso e in guerra", precisa Sheila Peres.

Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione e Presidente della Commissione per l’Informazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, continua con il racconto dei temi. Si parte dalla pastorale digitale, ci sono tanti giovani in Africa che hanno talento e che devono essere parte del discernimento ecclesiale. Ruffini racconta anche che in aula c'è stata una testimonianza molto applaudita di una mamma che ha parlato dell'iniziazione infantile. Il discernimento fin dall'infanzia. Il documento ponga un'enfasi sul ruolo dei genitori, questa la richiesta.

Poi si è parlato anche dei sacerdoti: la loro centralità, ma anche l'isolamento che rischiano perchè sono tanti i loro compiti, gestiscono tanti conventi. Bisogna dotare di consigli economici ogni parrocchia.

Poi un forte invito al dialogo, tra le Chiese e nella Chiesa. Ci sono statiiInterventi sulla famiglia come modello di sinodalità, perchè bisogna riscoprire questo ruolo, tutti siamo nati in una famiglia e ne abbiamo sperimentato la bellezza.

Monsignor Luis Fernando Ramos Pérez, Arcivescovo di Puerto Montt, intervenuto durante il briefing, commenta : "Sono sorti molti temi, c'è una differenza rispetto allo scorso anno, sono stati proposti tanti temi più specifici. Ci vuole una spiritualità sinodale che spinge verso una conversione comunitaria".

Monsignor Inácio Saure, Arcivescovo di Nampula, Mozambico, aggiunge: "Il tema Chiesa sinodale è importante per noi missionari della Consolata. C'è bisogno dell'importanza dell'iniziazione cristiana, per me questo conta. Un altro argomento è l'importanza della conoscenza reciproca tra noi e la Chiesa orientale, noi li conosciamo poco, è un arricchimento reciproco in questo scambio di doni".

Il Diacono Geert De Cubber è sposato e ha figli: "Io non avrei potuto prendere parte a questo Sinodo senza la mia famiglia, abbiamo fatto noi un Pre-Sinodo. Tutti sono stati d'accordo di mandarmi un mese qui. Quello che noi abbiamo fatto è portare la Sinodalità ai giovani, è una cosa che abbiamo fatto con tutte le diocesi del Belgio, faremo un "kammino", nella lingua fiamminga".
Sul ruolo dei diaconi Geert De Cubber commenta: "Dobbiamo pensare al diacono come qualcuno che costruisce i ponti, anche con la comunità e la società al di fuori. Il ruolo del diacono è andare con coraggio dove non va nessuno e riportarlo nel cuore della Chiesa, penso che sia importante ordinare diaconi per questo".

Perchè il diacono è una vocazione in se stessa, da non confondere con il sacerdozio, nemmeno in concorrenza.

"Pregare in favore della pace, che tutti desideriamo per il mondo intero, e in particolare per il nostro Libano, in tempi di grande sofferenza”. Questo invece l'invito durante la messa in rito maronita a cui hanno partecipano, questo pomeriggio nella basilica vaticana, i membri del Sinodo. Ogni mercoledì alle 16 è prevista infatti una messa. 

"L’avvenire delle nostre Chiese e dei nostri rispettivi Paesi, soprattutto in questo tempo di crisi, non deve essere succube soltanto dei calcoli e e delle analisi geostrategiche e geopolitiche”, queste le parole dell'omelia tenuta da Monsignor Paul Rouhana, vicario patriarcale maronita.

 

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