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Un servizio di EWTN News

Note storiche, la fondazione dedica al Papa del Sorriso Giovanni Paolo I

Tra le Fondazioni vaticane dedicate ai pontefici la più recente è quella dedicata a Giovanni Paolo I è stata istituita da Papa Francesco il 17 febbraio 2020 "venendo incontro alla proposta di dar vita a un ente destinato ad approfondire la figura, il pensiero, gli insegnamenti di Albino Luciani - Giovanni Paolo I e promuovere lo studio dei suoi scritti" come si legge sul sito.

Attualmente presidente della Fondazione, nominato dal Papa è il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.

Lo scopo è quello di "studiare e compiere ricerche sulla figura di Giovanni Paolo I e sui suoi insegnamenti; tutelare e conservare il patrimonio culturale e religioso da lui lasciato; promuovere iniziative quali convegni, incontri, seminari, sessioni di studio; istituire premi e borse di studio; curare l'attività editoriale mediante l'edizione sia dei risultati di studi e di ricerche proprie, sia di opere di terzi; proporsi come punto di riferimento, in Italia e all'estero, per quanti operano nello stesso ambito e con le stesse finalità".

Organi della Fondazione sono il Consiglio di Amministrazione, costituito da sei membri nominati dal Presidente con mandato quinquiennale, il Vice Presidente, il Comitato Scientifico, i cui membri sono scelti tra personalità di comprovata competenza ed esperienza con la possibilità di essere temporaneamente ampliato per particolari iniziative, progetti, studi, ricerche o consultazioni.

Tra le molte informazioni che si trovano sul sito anche quelle relative all' Archivio Privato di Albino Luciani - patrimonio della Fondazione -costituito dall'insieme del materiale documentale che comprende gli scritti autografi, i quaderni, le agende, i dattiloscritti, la corrispondenza, il materiale a stampa e fotografico che abbraccia un ampio arco di tempo, dal 1929 fino al 27 settembre 1978.

Subito dopo la morte di Giovanni Paolo I, le carte dell'Archivio privato Albino Luciani venne inviato presso la sede patriarcale di Venezia. Il primo dicembre 2020 sono ritornate alla Santa Sede e trasferite presso la sede della Fondazione. 

Il 1° marzo 2021, sotto la guida del Prefetto dell'Archivio Apostolico Vaticano, S.E. Mons. Sergio Pagano, è iniziato il lavoro di inventariazione e riordino a opera della dottoressa Flavia Tudini, archivista della Fondazione.

Con la collaborazione della Biblioteca Apostolica Vaticana si è concluso il lavoro di digitalizzazione del Fondo.  Copia digitalizzata è destinata anche all'Archivio Storico del Patriarcato di Venezia.

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