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Papa Francesco in Asia e Oceania, primo giorno a Port Moresby. I luoghi del viaggio

La APEC Haus di Port Moresby, dove il Papa incontrerà il Corpo Diplomatico accreditato in Papua Nuova Guinea |

Il luogo dove non è mai inverno (la temperatura è sempre intorno ai 27-28 gradi) e dove la vegetazione, la natura e le risorse naturali fanno da contrasto ad una grande povertà. Papa Francesc arriva oggi a Port Moresby, capitale della Papua Nuova Guinea, città di 325 mila abitanti, e comincerà il suo soggiorno nel Palazzo del Governatore per poi incontrare corpo diplomatico e società civile all’APEC Haus.

Port Moresby è un po’ il “District of Columbia” della Papua Nuova Guinea: si affaccia sul Golfo di Papua, ed ha una sua regione autonoma, il “Distretto Nazionale della Capitale”, sebbbene si trovi proprio nella provincia centrale. Affaccia sul Golfo di Papua, in un luogo abitato per secoli dal popolo Motu Koitabu, eppure solo nel XIX secolo compare i documenti, quando John Moresby, navigatore ed esploratore britannico, vi arrivò nel 1873 e vi stabilì un insediamento intitolato all’ammiraglio Fairfax Moresby, suo padre.

La regione fu poi annessa alla Gran Bretagna, Port Moresby divenne capitale della Nuova Guinea Britannica, e fu amministrata dall’Australia dal 1906 fino all’indipendenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città crebbe di dimensioni, trasformandosi in una grande base militare alleata.

In quella guerra, i combattimenti nel Pacifico distrussero diversi porti della regione, lasciando così Port Moresby come unica località in grado di essere capitale della Papua Nuova Guinea, amministrata dall’Australia fino al 1975 e poi capitale di uno Stato indipendente.

A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, l’industrializzazione portò ad una crescita esponenziale della città, ma in maniera caotica, frutto anche degli squilibri economici che hanno dato vita anche al fenomeno delle bande criminali, conosciute come Raskol.

Tra i luoghi interessanti, la Parliament Haus, i Giardini Botanici, i mercati di Koki e di Gordons, nonché diverse spiagge.

Papa Francesco avrà i primi incontri istituzionali nella Government House. Questa è la residenza ufficiale di Sir Bob Bofeng Dadae, Governatore Generale della Papua Nuova Guinea. Situata nella zona di Konedobu, dove i colonizzatori britannici arrivarono nel XIX stabilendovi il loro quartier generale.

Quindi Sir Peter Scratchely, commissario speciale per il protettorato della Nuova Guinea Britannica, decise di costruirvi la Government House nel 1885, che fu poi ricostruita nel 1913 su decisione di Sir Hubert Murray, amministratore dell’allora territorio di Papua. Da un edificio tipico dell’Australia tropicale, la Government House si trasformò così in un edificio che ricordava una tipica fattoria di una stazione del Queensland settentrionale, con un soggiorno centrale, camere da letto con porte francesi che si aprivano sul soggiorno e un’ampia veranda a circondare completamente l’edificio.

Di fronte alla vecchia Government House c’era un tempo un pennone dove il Vicegovernatore Robinson si sparò, in seguito alle critiche per il modo in cui aveva gestito il massacro di due missionari, James Chalmers e Olive Thomkins, uccisi e mangiati dai cannibali a Goaribari Island nella Gulf Province nel 1901. È, insomma, luogo storico e drammatico.

Il Papa incontrerà poi il corpo diplomatico e la società civile all’APEC Haus. È il centro conferenze più importante della capitale, creato per ospitare il vertice dei leader dell’Asia-Pacific Economic Forum (APEC) del 2018, e si trova su una penisola vicino la spiaggia.

È un edificio moderno costruito con materiali locali tipici come conchiglia, argilla, legno e metallo, nato per diventare un centro conferenze ma ancorato alla storia papuana nello stile, perché si rifà ad elementi della tradizione Motu-Koita e si ispira per il tetto alla tradizionale vela motuana “lagatoi” (lakatoi), a forma di chela di granchio, tipica delle imbarcazioni a doppio scafo usate nel commercio tra le isole del Pacifico. Nella hall, una parete di legno ricorda un tatuaggio lakatoi, opera della collaborazione tra Jim Fitzpatrick Architects e il PNG National Museum and Art Gallery.

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