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Sant'Agostino e "Le Confessioni": il dialogo dell'uomo con Dio

"Sant'Agostino nella sua biblioteca", Sandro Botticelli

Agostino e le sue "Confessioni", binomio necessario. Leggere le pagine de Le Confessioni non è solo leggere un capolavoro della Letteratura cristiana di tutti i tempi, ma soprattutto addentrarsi nell'anima di un uomo alla ricerca della “vera” Verità. Scritte dal 397 fino al 400 , possono ben rappresentare una vera e propria autobiografia: un'autobiografia che affascina, che avvince il lettore e che lo trasporta dritto dritto nel suo animo. Esplorazione del cuore, accostamento a Dio. 

L'opera è voluminosa e - per la “materia” trattata, per lo sviluppo e la complessità dei temi - rimarrà difficile trovare una “categoria” letteraria per questa autobiografia. Ma non è solo questo: è tanto altro. Come ad esempio potrebbe ben considerarsi un trattato su Dio, sull'Uomo e sulla sua secolare ricerca di sé stesso e di Dio.

E poi, c'è la preghiera: "Le Confessioni" raccolgono, infatti, diverse invocazioni a Dio. A cominciare dallo stesso incipit delle pagine agostiniane: “ Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l'uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l'uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te. Concedimi, Signore, di conoscere e capire se si deve prima invocarti o lodarti, prima conoscere oppure invocare. Ma come potrebbe invocarti chi non ti conosce? (...) T'invoca, Signore, la mia fede, che mi hai dato e ispirato mediante il tuo Figlio fatto uomo, mediante l'opera del tuo Annunziatore” . Domande esistenziali di ogni credente, di tutti i secoli. 

I primi nove libri descrivono la vita di Agostino fino alla sua conversione e al battesimo, mentre il decimo libro racconta “il presente” di Agostino. Ed è in quest'ultimo che l'autore comincia a sviluppare un'affascinante indagine sul mistero della memoria, propria di ogni uomo. Un libro in cui i flashback sembrano quasi gareggiare con quelli usciti dalla penna di Joyce. Gli ultimi tre libri, invece, sono esegesi dedicati all'interpretazione dei primi versetti della Creazione del Libro della Genesi. che rappresentano il punto chiave dell'undicesimo capitolo in cui farà da “padrone” il tema del Tempo.  

Molti studiosi hanno trovato una certa “incoerenza” nell'opera di Sant'Agostino: un testo “ibrido”, così è stato definito, per questa sua composizione letteraria così particolare: da una parte autobiografia, dall'altra un trattato esegetico o ermeneutico. Questo mix letterario è la forza delle pagine agostiniane: l'essere nel mezzo. Le Confessioni è un testo che rimarrà attuale nei secoli semplicemente perché ci troviamo di fronte a un uomo - a un Santo - che attraverso le sue parole cerca, invoca, prega, Dio di aiutarlo a comprendere sempre meglio il tesoro del proprio cuore.  

 

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