Di cosa ci parlano "Le Confessioni" di Sant'Agostino?
Dopo la morte di Benedetto XVI, diverse voci si sono levate chiedendo di proclamarlo dottore della Chiesa in riconoscimento della sua opera, come è accaduto con grandi santi come sant'Agostino d'Ippona, la cui testimonianza ha influenzato la vita del Papa tedesco.
Giudicare e saper ben valutare un fatto è un'operazione ermeneutica complessa. Sant'Agostino oltre ad esser stato uno dei più grandi Padri della Chiesa si è trovato a svolgere anche questa delicata missione al servizio del popolo di Dio.
“La Chiesa di Dio è convocata in Sinodo. Il cammino, dal titolo ‘Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione’, si aprirà solennemente il 9-10 ottobre 2021 a Roma e il 17 ottobre seguente in ogni Chiesa particolare.
Sant'Agostino, dopo la conversione ad opera delle incessanti preghiere della madre Santa Monica e la testimonianza cristiana di Sant'Ambrogio,dal porto della città di Ostia lascia l'Italia per tornare nella sua terra.
Davvero una bella notizia. Ad Amatrice è stato recuperato dai Carabinieri l'ostensorio della chiesa di Sant'Agostino, distrutta dal violento terremoto che ho colpito il Centro Italia quattro anni fa.
Agostino, dopo la conversione, con Santa Monica ed il figlio Adeodoato sente forte il desiderio di tornare in patria. La santa, purtroppo, muore ad Ostia, lasciando il figlio che, seppur scosso interiormente, ringrazia il Padre per il dono della tanto grande e amata madre.
Sant'Agostino è stato uno dei più grandi padri della Chiesa. Il suo insegnamento fatto di fede ed amore è filtrato, lungo i secoli, nel molto bene compiuto oltre che nei suoi Scritti.
Nelle Confessioni, oltre alla vita di Sant'Agostino, si apprende anche l'esistenza di molti dei suoi amici, che lo seguirono e l'amarono con un affetto davvero unico. Tra questi spicca il nome di Alipio.
Sant'Agostino è stato il grande cantore di Dio. Lo ha cercato, desiderato e si è fatto afferrare dal Padre, per il bene dell'umanità.
"Fare insieme l’esperienza di Dio per poter mostrare Dio a questo mondo in maniera chiara, coraggiosa, senza compromessi o tentennamenti. È una grande responsabilità!" Questa è la sfida che Papa Francesco lancia ai Partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine di Sant’Agostino ricevuti questa mattina in Vaticano.
“Come depositario della grande scuola agostiniana, improntata alla ricerca della saggezza, l’Augustinianum è stato fondato per contribuire a preservare e trasmettere la ricchezza della tradizione cattolica, soprattutto la tradizione dei Padri. Questo apporto è essenziale per la Chiesa”. Con parole di riconoscimento e gratitudine, Papa Francesco accoglie i Docenti e gli Studenti dell’Istituto Patristico “Augustinianum” nel 50° anniversario di fondazione dell’Istituto. Il Pontefice li ha ricevuti oggi in Vaticano,presso la Sala Clementina.
La vita di santità esige una perfetta aderenza della condotta ai dettami evangelici. La scelta dello stato, però, fa in modo che si può essere sacerdoti, religiosi, mariti, mogli oppure rimanere nel mondo come laici. Giovan Battista Jossa (1767-1828) fu uno di questi: un laico terziario agostiniano.
È urgente una “visione universale, cattolica, dell’unità della famiglia umana e di un impegno nella fattiva solidarietà necessaria a combattere le gravi disuguaglianze e ingiustizie che segnano il mondo odierno”. Papa Francesco lo dice al presidente, al Consiglio e agli Amministratori della Villanova University.
Nella preghiera a San Nicola da Tolentino, i fedeli recitano: “Glorioso taumaturgo San Nicola, che nato per intercessione del grande Santo di Bari, non solo ne hai portato il nome, ma ne hai imitato le sue virtù, eccoci davanti a te per invocare la tua intercessione di essere fedeli a Gesù Cristo, alla Santa Chiesa e al Santo Padre; fa che nei momenti difficili la Chiesa sia luce per gli uomini e li conduca alla via del vero e del bene. Continua ad intercedere per le anime del Purgatorio e fa che noi le dimentichiamo, non solo per rendere vivo il nostro suffragio, ma per avere ben presente che anche noi dobbiamo desiderare questa comunione piena con il Signore. Guidaci sulla via del bene e rendici capaci di fare spazio a Gesù nella nostra vita, affinché ciò che ti chiediamo sia in comunione con la volontà del Padre e assieme a Te e alle anime dei fratelli che ci hanno preceduto, possiamo godere della gloria del Paradiso”. Partendo da questa invocazione secolare dei fedeli al santo tolentinate per la festa del Perdono, che in questo anno giubilare dura una settimana intera, abbiamo chiesto al priore della Provincia agostiniana d’Italia, padre Luciano De Michieli, di spiegarci quale significato aveva la misericordia per san Nicola: “Per san Nicola la misericordia è l’amore di Dio, attraverso la rivelazione di suo Figlio, che è venuto per farci diventare Dio. La misericordia di Dio per essere efficacemente e correttamente veicolata ai fedeli non può essere staccata dalla santità e dalla giustizia di Dio”.
“Pavia ha l’onore e la responsabilità di custodire le spoglie di Agostino, Padre dell’Occidente”. Il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, che ieri ha celebrato il solenne pontificale in San Pietro in Ciel d’Oro, così sintetizza il valore e il senso del contributo che ancora oggi il santo Dottore della Chiesa può dare al nostro tormentato mondo.
"Ogni anno vengo qui in pellegrinaggio perché sento Sant'Agostino vicino al mio cuore per come ha vissuto e per la bellezza delle sue pagine".
E’ stato definito il programma della Festa di S. Agostino, in programma dal 24 al 28 agosto nella basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro a Pavia.
Questa settimana si apre la quarantottesima edizione della “Settimana Agostiniana Pavese”, organizzata dalla comunità agostiniana pavese e dal Comitato Pavia Città di sant’Agostino, per commemorare il battesimo del futuro santo vescovo di Ippona e Dottore della Chiesa, avvenuto il 24 aprile 387 a Milano, dove a battezzare Agostino fu il vescovo Ambrogio.