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Un servizio di EWTN News

Comminata la scomunica latae sententiae all'arcivescovo Viganò

La notizia era prevista ed attesa. L'arcivescovo Viganò per le sue note "affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II" incorre nella scomunica "latae sententiae ex can. 1364 § 1 CIC. La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica". La decisione è stata comunicata a S.E.R. Mons. Viganò in data 5 luglio 2024, oggi.

L'arcivescovo è "accusato del delitto riservato di scisma (cann. 751 e 1364 CIC; art. 2 SST)" e "all’esito del processo penale, S.E.R. Mons. Carlo Maria Viganò è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma".

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